Unione, i leader in onda 32 volte in 2 settimane

Il Professore «poco efficace» in video, meglio la Finocchiaro

Antonio Signorini

da Roma

Trentadue passaggi radio-tv in diciassette giorni. Anche se limitata ai soli leader, la lista delle apparizioni mediatiche dell’Unione è di tutto rispetto. Nel periodo che va dal primo gennaio e fino a venerdì, il politico del centrosinistra più presente nel piccolo schermo è stato Francesco Rutelli.
Il leader della Margherita ha esordito il 10 gennaio a Ballarò (Rai Tre). Due giorni dopo era a Primo Piano, sempre sul terzo canale della televisione di Stato. Il 20 gennaio è stata la volta di Matrix e del famoso confronto con il premier Silvio Berlusconi che ha dato a Rutelli il picco di visibilità anche all’interno della sua coalizione.
Il giorno dopo l’esponente dell’Unione è tornato a Rai3, per la precisione a Chetempochefa. Il 23 gennaio ha addirittura messo a segno una tripletta, partecipando in un solo giorno a Tutte le mattine (Canale 5), Il processo di Biscardi (La7) e Otto e mezzo (La7). Il giorno dopo, un altro boom di popolarità, con tanto di strascico di polemiche, grazie all’intervista doppia delle Iene, su Italia Uno, assieme al presidente della Camera Pier Ferdinando Casini.
Secondi a pari merito nella classifica delle presenze tv dell’Unione, il leader della coalizione Romano Prodi e, a sorpresa, il segretario di Rifondazione comunista Fausto Bertinotti. Il leader del Prc ha iniziato l’11 gennaio, assieme al premier Silvio Berlusconi, con la trasmissione di Rai Uno Porta a porta. L’ultima settimana del mese è stata la più densa di apparizioni tv. Dal 22 al 25, Bertinotti ha presenziato con ritmo giornaliero a Omnibus (La7), di nuovo Porta a porta (Rai1), Ballarò (Raitre) e Otto e mezzo (La7).
La lista dei cinque interventi in diretta di Prodi rivela una precisa strategia comunicativa. Il candidato premier della sinistra - è noto - non vuole andare in Tv, soprattutto se la prospettiva è quella di confrontarsi con l’avversario Silvio Berlusconi. Ed è anche evidente che il Professore stia cercando di svecchiare la sua immagine. Il mezzo più adatto a questo scopo gli deve essere sembrata la radio visto che ben tre passaggi sono audio (il 19 gennaio a Radio anch’io, il 20 gennaio a Radio DeeJay e il 24 gennaio a Viva Radio 2 con Fiorello). Alla Tv solo due fugaci apparizioni (il 25 gennaio Dopo Tg1 e il 27 gennaio a Omnibus).
I Democratici di sinistra sembrano aver diviso scientificamente le partecipazioni radio-tv tra il segretario Piero Fassino e il presidente Massimo D’Alema. Ne sono toccate quattro a ognuno, sempre considerando esclusivamente il periodo dal primo gennaio fino alla settimane scorsa. Fassino ha iniziato il 14 gennaio con Chetempochefa di Fabio Fazio, due giorni dopo era a Porta a porta di Bruno Vespa. Il 26 gennaio a Radio Anch’io. D’Alema è l’unico che può vantare due partecipazioni a Porta a Porta in un mese: il 9 e il 23 gennaio. Gli altri due passaggi sono stati quello a Primo Piano (Tg3) il 19 gennaio e a Matrix venerdì scorso.


Tra le «seconde file» dell’Unione, da segnalare Enrico Letta, uno degli ospiti preferiti dalle trasmissioni più ascoltate e che, solo a gennaio, ha incassato una partecipazione a Otto e mezzo (il 18 gennaio), Porta a porta e a Markette (La7) di Piero Chiambretti. Tre passaggi per il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio: il 12 gennaio a Otto e mezzo (La7), il 26 gennaio a L’Incudine (Italia 1) e il giorno dopo a Liberi Tutti (Rete 4).

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