Udine - "Coloro che criticavano le iniziative dei 150 anni dell'Unità d’Italia non avevano capito che il nostro popolo ha
la necessità di momenti unitari e di consapevolezza che le radici dell'unità nazionale sono più serie e profonde".
Lo ha affermato il presidente della Camera, Gianfranco Fini, nell’aula del municipio di Tolmezzo (Udine). Fini ha poi spiegato che "siamo arrivati a una identità formata da secoli anche attraverso pagine impegnative e momenti corali di
assunzione di responsabilità". "Esistono - ha aggiunto Fini- comunità locali che per crescere hanno segnato diverse
collocazioni, con disparità territoriali, ma non ci sono diverse Italie. C’è un’Italia unica e
non è sbagliato parlare di piccole parti d’Italia all’interno di una grande patria".
Sul federalismo Fini è poi tornato a parlare di federalismo sottolineando che "stimola la competitività dei territori" ma che "bisogna essere coscienti
che deve affondare le proprie radici nella solidarietà". "Il federalismo è competitivo e solidale al tempo stesso. Il ricordo - ha aggiunto Fini - non può che andare al
terremoto in Friuli del ’76 che venne superato grazie alla grande solidarietà a livello locale e nazionale".
Sulla Libia Per il presidente della Camera, in Libia "è doveroso che l’Italia faccia la propria parte perché
chi cerca la libertà possa ottenerla".
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