Usa: la pubblicità ringrazia Internet

Dal prossimo anno saranno Web, servizi mobili e branded entertainment i traini del mercato comunicazione. L'online advertising verso il pareggio con quella sui quotidiani

Usa: la pubblicità ringrazia Internet

Quando, nel 2008, la spesa totale in comunicazione negli Stati Uniti supererà la boa del "trilione" (mille miliardi) di dollari, a fare da principale traino alla crescita dei budget (+6,7% medio annuo fino al 2011) saranno i nuovi media: in particolare Internet, i servizi mobili e l'intrattenimento sponsorizzato da marchi aziendali. A sostenerlo è la società di investimenti Veronis Suhler Stevenson (Vss). «Siamo in mezzo a processo di modificazione del panorama dei mezzi di comunicazione provocato da cambiamenti tecnologici, di comportamento degli utenti finali e di risposta delle imprese», afferma James Rutherfurd, vice presidente e direttore generale di Vss. «Ci aspettiamo che questa trasformazione continuerà nei prossimi cinque anni, con un progressivo spostamento dei consumi di contenuti dal modello "push" a quello "pull"».

In altre parole, secondo gli esperti di media, gli utenti tendono sempre di più a fruire di comunicazione scelta personalmente invece che propinata a senso unico. La riprova è che, sempre secondo Vss, negli Stati Uniti i consumatori dedicano sempre meno tempo a media sostenuti dalla pubblicità (-6,3% dal 2001 al 2006) e sempre di più a mezzi pagati dagli utenti stessi, come per esempio la tv via cavo e i videogame (+19,8% nello stesso lasso di tempo). Per la prima volta dal 1997, inoltre, si è assistito a un calo generale (-0,5%) del tempo riservato al consumo di comunicazione.

La causa principale di questi trend, secondo la società, è la sempre maggiore abitudine a fruire di informazioni online, che si trovano più velocemente che utilizzando un mezzo tradizionale. Se il tempo medio trascorso a osservare i programma di una cable Tv è di mezz'ora, i periodi passati a guardare videoclip sul Web sono tipicamente di 5-7 minuti. Appare evidente come sia sempre di più il consumatore a decidere come, dove e per quanto tempo "esporsi" allacomunicazione. Un fenomeno che è stato compreso dalle maggiori marche e che già si riflette in una crescita a due cifre della pubblicità su Internet. Al punto che negli Usa ritengono non lontano il momento in cui gli investimenti in online advertising supereranno quelli sui giornali quotidiani.

 

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