Quest'anno è raccomandato vaccinarsi anzitutto contro l'influenza stagionale, per evitare che vecchi e nuovi virus si sommino. La campagna inizia con deciso anticipo: fin dai primi di ottobre le fiale saranno disponibili in farmacia e dai medici di famiglia. Termine ultimo, invece, sarà metà novembre e non la fine dicembre come accadeva in passato.
I tempi sono stati rivisti proprio per evitare che la campagna di vaccinazione contro l'influenza tradizionale si sovrapponesse a quella contro il nuovo virus. È bene tenere presente che il vaccino trivalente per l'infezione di stagione non offre protezione nei confronti del nuovo virus, in quanto ci sono delle differenze nel profilo antigenico. È comunque un mezzo efficace per prevenire il malanno e per evitare di essere contagiati prima dall'una e poi dall'altra.
Il vaccino contro H1N1 arriverà a novembre, non sarà acquistabile in farmacia, ma verrà distribuito ai medici di famiglia, agli ospedali e ai servizi sanitari pubblici. Il piano del governo prevede che i primi a essere vaccinati siano i soggetti a rischio, perché affetti da patologie croniche gravi (respiratorie, cardiovascolari, immunitarie, diabete); il personale sanitario; il personale di pompieri, forze dell'ordine, protezione civile; il personale dei servizi essenziali (acqua, energia, telecomunicazioni, rifiuti, ecc).
Dal 2 gennaio partirà il secondo turno e coinvolgerà bambini, ragazzi e giovani dai 2 ai 27 anni.Due le dosi: alla prima iniezione segue un richiamo quattro settimane dopo. Per avere una copertura totale ci vorrà, quindi, un mese. La vaccinazione non è obbligatoria, ma volontaria.
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