"Ancora non sto bene...". E papa Francesco non legge la catechesi all'udienza generale

Bergloglio partecipa di persona all'udienza generale in Vaticano. Non legge la catechesi, ma invoca lo stop della guerra in Israele e in Ucraina

"Ancora non sto bene...". E papa Francesco non legge la catechesi all'udienza generale
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Dopo aver dovuto, su pressione dei medici, annullare il viaggio a Dubai, papa Francesco non ha voluto rinunciare all’udienza generale del mercoledì. Il Pontefice è arrivato in Aula Paolo VI da solo, muovendosi con il bastone tra gli applausi e le grida di sostegno dei pellegrini presenti. Nei fedeli c'è la consapevolezza dello sforzo fatto dal Pontefice per essere presente nonostante gli acciacchi della salute.

Non è guarito

Il Papa stesso ha spiegato ai fedeli che non avrebbe letto la catechesi.. "Ancora non sto bene, con questa gripe", ha detto Francesco usando la sua madrelingua per definire l'influenza. "La voce non è bella", ha continuato il Pontefice affaticato. In effetti, nel corso dell'udienza non sono mancati colpi di tosse e un forte pallore sul volto dell'ultraottantenne argentino. Il compito di leggere la catechesi non è toccato a monsignor Paolo Luca Braida come domenica scorsa all'Angelus, ma ad un altro funzionario della Segreteria di Stato, monsignor Filippo Ciampanelli. L'influenza peggiorata sabato ha provocato l'amarezza di Bergoglio per l'annullamento della sua partecipazione alla Cop28 a Dubai dedicata alla questione ambientale. Noto, infatti, il suo desiderio di partecipare all'evento organizzato negli Emirati Arabi Uniti dove si era già recato nel 2019 e dove aveva firmato il documento sulla “Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la convivenza comune” con il grande imam di Al-Azhar Ahamad al-Tayyi. I medici, tuttavia, hanno preferito non far rischiare un paziente anziano e reduce da più operazioni chirurgiche. La presenza del Papa oggi in udienza e l'arrivo senza sedia a rotelle ha confortato circa il miglioramento del quadro clinico di cui ha dato notizia ieri sera il direttore della Sala Stampa Matteo Bruni, facendo accantonare le previsioni più pessimistiche che la cancellazione del viaggio tanto atteso aveva suscitato tra i fedeli.

La salute non cambia l'agenda


Nonostante lo stato di salute, dalla Sala Stampa della Santa Sede non sono arrivate comunicazione di ulteriori cancellazioni sull'agenda odierna del Papa. Difatti, Bergoglio è apparso in Aula Paolo VI e dovrebbe, dunque, aver incontrato come previsto i calciatori e lo staff del Celtic Football Club che si trovavano a Roma per la partita di Champions League contro la Lazio. Ieri Francesco non aveva annullato l'incontro con i vescovi della Conferenza Episcopale Spagnola in aula del Sinodo, poi però in serata era arrivata la comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede dell'annullamento del viaggio a Dubai su consiglio dei medici per monitorare lo "stato
influenzale e all’infiammazione delle vie respiratorie
" che affligge l'illustre paziente. La tac effettuata al Gemelli lo scorso sabato ha escluso la presenza di una polmonite.

Le parole del Papa

All'udienza generale, pur rinunciando a leggere la catechesi, dopo aver assistito ad uno spettacolo di circensi ha pronunciato un breve discorso finale non senza difficoltà per la tosse. Intervenendo sull'attualità, ha fatto un appello a pregare "per la grave situazione in Israele e Palestina" invocando "pace per favore, pace" ed auspicando che "prosegua la tregua in corso a Gaza affinché siano rilasciati tutti gli ostaggi e sia ancora consentito l'accesso ai necessari aiuti umanitari". Su Gaza, in particolare, ha rivelato di aver sentito di nuovo la parrocchia e di aver appreso che "manca il pane, la gente soffre" aggiungendo che è "la gente del popolo che soffre, non soffrono quelli che fanno la guerra" e chiedendo pace. Un pensiero anche per "il caro popolo ucraino" e parole nette di condanna sulla guerra che, ha detto, "è sempre una sconfitta, tutti perdono". Poi, a braccio, la precisazione polemica: "tutti no, c'è un gruppo che guadagna tanto, i fabbricatori delle armi. Questi guadagnano bene sopra la morte degli altri". Una posizione, quella contro l'industria delle armi, più volte ribadita in questi quasi undici anni di pontificato.

Il Papa ha infine ringraziato gli artisti per l'esibizione che ha definito "un momento di gioia". Poi è passato a elogiare il circo che, a suo dire, "esprime una dimensione dell'anima umana: quella della gioia gratuita fatta con la mistica del gioco".

Bergoglio ha benedetto i fedeli presenti prima di iniziare il cosiddetto "baciamano", il saluto di persona concesso ai vescovi ed altre persone presenti all'udienza. Anche in questo caso Francesco non si è risparmiato, si è fermato a parlare e scherzare con i presuli che hanno voluto omaggiarlo.

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