"Non buttate la vita con il consumismo". Il monito del Papa ai giovani

Angelus di Francesco che ammonisce sul pericolo di inseguire gli idoli di efficienza e consumismo. E il pensiero va ai recenti casi di cronaca di Casal Palocco e Pomigliano d'Arco

"Non buttate la vita con il consumismo". Il monito del Papa ai giovani
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Secondo Angelus del Papa dopo l'uscita dall'ospedale Gemelli in cui è stato ricoverato per nove giorni a seguito di un'operazione all'addome resasi necessaria per un laparocele incarcerato. Il Papa si è presentato sorridente alla finestra del Palazzo Apostolico, dove dieci anni fa ha scelto di non abitare a differenza dei suoi predecessori.

L'insegnamento di Gesù

Nel suo discorso prima della recita della preghiera mariana, Francesco è partito dal Vangelo di oggi nell'imperativo "non abbiate paura" con cui Gesù rassicura per tre volte i suoi discepoli. Cristo utilizza l'immagine della Geenna che indica la valle a sud- ovest di Gerusalemme utilizzata come discarica e di cui bisogna, invece, avere paura. "Ciò che conta è non buttare via il bene più grande: la vita. Solo questo deve spaventarci", ha affermato il Papa commentando questo passaggio evangelico. Per Bergoglio si rischia di buttare la propria vita seguendo modelli sbagliati per paura di essere derisi o discriminati. Tra gli esempi, il Papa indica "un giovane o a una giovane, che hanno mille impegni e passioni: la scuola, lo sport, vari interessi, i telefonini e i social, ma hanno bisogno di incontrare le persone e realizzare dei sogni grandi, senza perdere tempo in cose che passano e non lasciano il segno".

Contro il consumismo

Le parole del Pontefice suonano d'attualità alla luce di recenti fatti di cronaca che hanno visto protagonisti dei ragazzi: la morte del piccolo Manuel travolto nell'auto della mamma dalla Lamborghini affittata da un gruppo di giovani youtuber noto come TheBorderline impegnati in una challenge social per conquistare visualizzazioni; l'aggressione mortale ad un senzatetto ghanese a Pomigliano d'Arco per mano di due minorenni che hanno ripreso le violenze, divertite, coi loro smartphone e si sono poi inviati il video. Bergoglio ha invitato a non finire schiavi di "modelli alla moda, che però mettono spesso al centro realtà di secondo piano: le cose anziché le persone, le prestazioni anziché le relazioni" ed ha chiesto di fare rinunce di fronte agli "idoli dell'efficienza e del consumismo" perché ciò che conta è piacere al Signore e mettere al primo posto il Vangelo, non avere paura del giudizio degli altri o di non piacere perché si va controcorrente. L'inseguimento di quelli che il Papa ha chiamato gli idoli dell'efficienza e del consumismo e in cui è facile catalogare la corsa su una super car, la velocità superiore ai limiti, la sfida non-stop per guadagnare click e dunque monetizzare è costata cara non solo alla vittima, Manuel, e alla sua famiglia ma anche agli stessi ragazzi di TheBorderline coinvolti nella vicenda e la cui vita non sarà più la stessa. Il richiamo del Pontefice è a chi pensa di dare priorità alle cose e non alle persone e finisce poi per buttare la vita, ciò che di più prezioso abbiamo.

Persecuzioni, Orlandi e Ucraina

Andare controcorrente è costato anche alla stessa Chiesa che nella sua storia ha conosciuto gioie ma "tante persecuzioni", ha ricordato Bergoglio. "L'annuncio del Regno di Dio è un messaggio di pace e di giustizia, fondato sulla carità fraterna e sul perdono, eppure riscontra opposizioni, violenze e persecuzioni", ha osservato Francesco. Nonostante ciò i cristiani sono chiamati a non avere paura, così come Gesù aveva detto ai suoi discepoli. Affacciato su piazza san Pietro, il Papa è tornato a chiedere "il dono della pace, specialmente per il martoriato popolo ucraino" e lo ha ribadito salutando i volontari di Radio Maria Italia. A pochi giorni dall'anniversario dei 40 anni dalla scomparsa a Roma dell'adolescente residente in Vaticano, Emanuela Orlandi, il Papa ha espresso vicinanza ai familiari ed in particolare alla madre, la ultranovantenne Maria Pezzano che ancora oggi vive all'interno del piccolo Stato.

Francesco non è entrato nello specifico della vicenda su cui c'è anche un'indagine aperta dal promotore di giustizia vaticano, ma menzionando Emanuela ha voluto estendere il ricordo "a tutte le famiglie che sentono il dolore di una persona cara scomparsa".

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