Nuova partecipazione del Papa alla trasmissione "Che tempo che fa". È la terza volta che Francesco va ospite da Fabio Fazio, la seconda sul Nove dopo l'intervista dello scorso anno. L'ospitata del Pontefice arriva a pochi giorni dall'uscita dell'autobiografia "Spera" pubblicata da Mondadori ed uscita in 80 Paesi. La conversazione con il Papa è iniziata al termine dell'intervista alla giornalista Cecilia Sala che ha raccontato la sua detenzione in Iran.
Le parole del Papa
Fabio Fazio ha introdotto la conversazione col Pontefice mandando le immagini dell'apertura della Porta Santa nella notte di Natale a San Pietro. Il Pontefice è apparso da dietro una scrivania, collegato da Casa Santa Marta ed ha subito rassicurato sulle condizioni del suo braccio, dopo la caduta di questa settimana. La prima domanda di Fazio è stata sul cessate il fuoco in Terra Santa. Il Papa ha detto di voler "ringraziare i mediatori, sono bravi e li ringrazio per quello che hanno fatto". E successivamente ha aggiunto che "i negoziati sono importanti davanti a una crisi. Talvolta non è una pace molto comoda, ma la pace è sempre meglio della guerra".
Il conduttore ha chiesto se c'è possibilità di realizzare il "due popoli, due Stati" per la questione israelo-palestinese. Francesco ha risposto che "la possibilità c'è, credi che sia l'unica soluzione". Ed ha continuato: "La disponibilità alcuni la danno, altri no. Dobbiamo convincere con quella retorica mite che è la convinzione. La pace è superiore alla guerra, sempre. Per fare la pace si perde qualcosa, ma si guadagna di più. Per la pace ci vuole coraggio".
Giubileo
Fazio ha chiesto il significato del Giubileo e Francesco si è soffermato sul verbo "ricominciare". Per il Papa "ricominciare vuol dire camminare, quando il cuore di una persona si ferma, succede quello che succede all'acqua ferma: si rovina. Si deve camminare sempre, come l'acqua del fiume." Il conduttore ha interrogato Bergoglio anche sul perdono, protagonista del Giubileo. Per Bergoglio "Dio non si stanca mai di perdonare" e invece "siamo noi che ci stanchiamo di chiedere perdono" mentre "Dio perdona sempre", ha ripetuto. "Non c'è peccato che non possa essere perdonato, perché Dio vuole avere tutti con sè come figli, fratelli", ha insistito il Pontefice. Secondo l'intervistato, inoltre, oggi manca un po' la speranza. "La speranza non delude mai, è la virtù dell'andare quotidiano", ha detto il Papa. Sull'apertura della Porta Santa al carcere di Rebibbia, Fazio ha lodato le parole del Papa nel giorno di Santo Stefano. Bergoglio ha spiegato di "portare nel cuore sempre i carcerati". "Mi fanno tenerezza", ha osservato Bergoglio invitando il pubblico a "non dimenticarsi dei carcerati" ed aggiungendo che "tanti che sono fuori sono più colpevoli di loro". L'ospite anche anche detto che "non serve a nulla" se passi la Porta Santa come un turista, ma se vai per "convertirti" e "almeno pentirsi", questo "cambia il cuore". Per il Papa "il Giubileo è cambiare il cuore, farlo più vicino al cuore del Signore".
L'autobiografia e i migranti
Il colloquio è stata l'occasione anche per parlare dell'autobiografia "Spera". Francesco ha spiegato che nell'ultimo anno sono uscite due autobiografie, "Spera" e "Life". Bergoglio ha definito la nuova autobiografia "classica" perchè riprende piccoli eventi della sua vita che danno "il senso di come sono io". Il Papa ha ironizzato dicendo che il libro doveva uscire postumo, ma gli editori hanno deciso di farla uscire prima: "e io li ho lasciati fare", ha scherzato Bergoglio.
Il Papa ha ricordato il suo rapporto con l'Italia grazie alla famiglia d'origini piemontesi ed ha spiegato che guardava i film con Aldo Fabrizi e Anna Magnani, ascoltava l'opera e il cantante Carlo Buti, definito "fascista" da Bergoglio.
Fazio ha introdotto anche l'argomento migranti. Francesco ha dato la sua ricetta, dando quattro indicazioni: "il migrante va assunto, accompagnato, promosso ed integrato". Ha citato l'esperienza dell'Argentina dove c'è stata prova di integrazione, a suo dire. "Se il migrante non è integrato, è un problema". Poi il Papa ha tuonato di nuovo contro le armi: "mi hanno spiegato che se per un anno non si fabbricassero le armi, sarebbe risolto il problema della povertà e della fame". Francesco ha detto che "la guerra è sempre, sempre, una sconfitta" ed ha invitato a guardare la situazione in Ucraina, in Palestina e Israele.
Da Fazio una domanda anche sulle politiche migratorie a suo dire restrittive. Francesco ha tirato in ballo l'inverno demografico e ha detto che "ci sono alcuni problemi, l'Italia ha età media di 46 anni. Non fa figli, faccia entrare i migranti. L'Italia deve risolvere il problema". Secondo il Papa è una situazione che "va risolta soprattutto al Sud". Bergoglio ha anche elogiato don Mattia Ferrari, il cappellano di Mediterranea Saving Humans.
Il Papa ha rivelato di non essersi sentito con Trump. E sul piano di deportazione di migranti che dovrebbe partire da Chicago dopo l'insediamento del nuovo presidente americano, Francesco ha usato parole dure dicendo: "Se vero, sarà una disgrazia. Fa pagare ai poveri disgraziati il conto dello squilibrio, così non si risolvono le cose".
Francesco ha parlato anche del ruolo delle donne nella Chiesa ed ha annunciato che suor Raffaella Petrini, attuale segretario generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, prenderà il posto del cardinale Fernando Vérgez Alzaga. Ad una domanda di Fazio sull'incontro con un gruppo di transessuali, il Papa ha detto "vicinanza a tutti" ed ha detto che i peccati della carne "hanno meno angelicalità" mentre è più grave abbandonare i genitori. Mentre sugli abusi nella Chiesa, Francesco ha detto che la lotta "si sta consolidando".
Ospite d'eccezione
"Sua Santità Papa Francesco domenica a Che tempo che fa". Lo scorso 16 gennaio Fazio aveva scelto poche parole per annunciare l'ospite d'eccezione per la prima puntata del 2025. Tra il conduttore ligure e il Pontefice argentino si è stabilita ormai una consuetudine nata dopo che Bergoglio citò Fazio in un'intervista rilasciata a "La Repubblica" a proposito delle tasse nel 2020.
L'ex conduttore di "Quelli che il calcio" reagì dichiarandosi "travolto dall’emozione" e disse che avrebbe dovuto "cercare di meritarmi questo onore e questa responsabilità". Dopo allora, sono seguite le interviste del febbraio 2022 su Raitre e del gennaio 2024 su Nove, replicata da quella odierna.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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