
I vescovi francesi, riuniti all'Assemblea plenaria di primavera a Lourdes, hanno eletto il cardinale Jean-Marc Aveline, arcivescovo di Marsiglia, come nuovo presidente della Conferenza dei Vescovi di Francia (Cef). Il presule prende il posto dell'arcivescovo di Reims, monsignor Éric de Moulins-Beaufort. L'impronta di Francesco si fa sentire sempre di più anche sulla Chiesa transalpina con l'elezione di un pastore molto in linea con le priorità dell'attuale pontificato.
Bergogliano doc
Aveline entrerà in carica il 2 luglio ma nel suo primo discorso ha già messo in chiaro l'intenzione di ispirarsi alle linee guida del pontificato di Francesco. "La priorité c’est les pauvres", la priorità sono i poveri. Queste le sue prime parole dopo l'elezione. Un'affermazione che rievoca l'esclamazione che Bergoglio fece appena eletto al soglio pontificio nel corso del suo primo incontro coi media, quando disse: "Ah, come vorrei una Chiesa povera e per i poveri!". E tra i poveri, l'arcivescovo francese non si è dimenticato di citare i migranti. D'altra parte è stato lui l'uomo di punta degli Incontri del Mediterraneo che si sono conclusi proprio a Marsiglia nel settembre del 2023 con la visita del Papa. In quell'occasione Aveline aveva pronunciato un discorso durissimo, paragonando i governo favorevoli alla limitazioni degli sbarchi ai trafficanti di esseri umani. Il presule aveva infatti detto che quando "le istituzioni politiche proibiscono alle ong e persino alle navi che navigano in queste acque di soccorrere i naufraghi, è un crimine altrettanto grave. un crimine e una violazione del più elementare diritto marittimo internazionale". Per la sua sensibilità al tema delle migrazioni e per la sua propensione al dialogo interreligioso con le religioni dei popoli del Mare nostrum, Aveline è stato anche ribattezzato "il vescovo del Mediterraneo".
Papabile
Ma questo non è l'unico soprannome del nuovo capo dei vescovi francesi. I beninformati assicurano, infatti, che il presule sia stato ribattezzato nella Curia arcivescovile "Jean XXIV". Giovanni XXIV, dunque, per un'evidente somiglianza con papa Roncalli con cui ha in comune anche il sorriso frequente. Non sfugge ai più attenti, però, che Francesco, ironizzando su cosa succederà dopo di lui, ha fatto proprio il nome di Giovanni XXIV come suo potenziale successore. Di ritorno dalla Mongolia nel 2023, Bergoglio aveva detto ai giornalisti accreditati di essere sicuro che "in Vietnam ci andrà Giovanni XXIV". Poche settimane dopo visitò Marsiglia e rimase colpito dal boato di applausi dello stadio Vélodrome al termine del discorso di saluto di Aveline. Per l'arcivescovo quella fu anche l'occasione di sfoderare un dignitoso italiano, un must per chi vuole ambire al papato. Il nome del cardinale sorridente è entrato da tempo nella lista dei papabili. Se venisse eletto interromperebbe la regola dell'alternanza costante tra un Papa corpulento e uno esile che va avanti da Pio IX (con la sola eccezione poco fortunata di Giovanni Paolo I) e che citarono Indro Montanelli e Mario Cervi.
Le sfide della Chiesa francese
L'episcopato francese si è dato una guida forte perché Aveline è al momento il suo rappresentante più conosciuto ed anche più influente a Roma. Il presule ha davanti un mandato triennale. Un aspetto che non aiuta la sua possibile corsa al papato, ma nemmeno la impedisce del tutto. La sua elezione segna un cambiamento rispetto al passato: l'uscente Moulins-Beaufort rappresentava la stagione della vecchia guardia perché in continuità con il suo maestro, il cardinale e arcivescovo emerito di Parigi André Vingt-Trois. Ora tocca a un bergogliano doc come Aveline che insisterà molto sul dialogo con l'Islam in un Paese che si trova ad affrontare la sfida delle nuove generazioni di musulmani francesi. I due dossier caldi di questa nuova presidenza rimarranno quelli relativi agli abusi commessi da chierici e alla secolarizzazione della società.
È probabile che sulle leggi contrarie ai cosiddetti principi non negoziabili possa esserci un approccio meno muscolare con le autorità civili rispetto a quanto visto fino ad ora. Dietro al suo sorriso bonario, però, Aveline nasconde un'ottima abilità politica che si è vista anche nel corso di quest'assemblea: infatti, è stato eletto presidente senza sorprese.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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