«Veltroni taglia l’Ici con i nostri soldi Dico no alla legge speciale per Roma»

Letizia Moratti contro il primo cittadino ds: ci copia e non dice il vero

Giannino della Frattina

da Milano

«Veltroni ci copia e annuncia di voler abbassare l’Ici. E già questo non è bello. Ma non dice che per far risparmiare i romani userà i soldi dei milanesi e degli altri italiani». Il tono è quello pacato di sempre, l’accusa insolitamente pesante.
Letizia Moratti, vuole infiammare la campagna elettorale sullo stereotipo Roma contro Milano?
«Dico solo che Veltroni ha promesso un piccolo sconto dello 0,2 per mille dell’Ici e ha detto che ciò sarà possibile grazie alla legge speciale per Roma».
Se ci sono le leggi...
«Le risorse dello Stato non sono destinate a far risparmiare l’Ici ai romani. Quelli sono soldi di tutti, anche dei milanesi».
Lei i soldi per ridurre l’Ici dove li prenderà?
«Azzerare l’imposta per i piccoli proprietari è una misura di equità sociale che costerà al Comune di Milano 100 milioni di euro, il 6 per cento delle spese correnti. Risorse che si recuperano con qualche risparmio e un po’ più di efficienza».
Che fa, la maestrina?
«È scandaloso che Prodi e Veltroni alla vigilia delle elezioni abbiano firmato un protocollo per dare a Roma poteri speciali con un provvedimento da prendere nei primi cento giorni del governo. Che un leader politico si accordi per una legge speciale è contrario a ogni logica istituzionale».
Roma è la Capitale.
«E la promessa di una legge speciale è un affronto per Milano, il centro economico e produttivo. Qui si produce il 10 per cento del Pil, qui ci sono il 45 per cento delle imprese straniere con sede in Italia. Qui l’anno scorso l’occupazione è cresciuta del 4 per cento».
Il suo avversario a Milano Ferrante e il centrosinistra parlano di una città in crisi.
«I dati della Camera di commercio dicono che in Europa siamo dietro solo a Francoforte, Stoccolma, Amsterdam e Zurigo, mentre che per l’innovazione siamo addirittura al primo posto».
E allora?
«Basta con questa cartolina di una Milano brutta, triste e derelitta. Ma basta anche con il centralismo e l’assistenzialismo statale. Milano non vuole una legge speciale, ma la possibilità di sprigionare tutte le sue potenzialità».
La ricetta Moratti?
«L’orgoglio dei milanesi e una grande alleanza tra le istituzioni che promuovano la nostra città nel mondo. Il rilancio dell’Italia non passa da Roma, ma da Milano, il vero motore dell’economia e dell’innovazione. Per questo è interesse di tutto il Paese valorizzare le nostre risorse».
Un esempio concreto?
«Milano deve fare sistema con Bergamo, Brescia, Pavia. E stiamo già studiando con la Regione una Legge cornice che si occuperà di mobilità, ambiente, lotta alle polveri sottili, infrastrutture, social housing, politiche per calmierare i prezzi delle case».
Non è mai facile mettere d’accordo tanti soggetti diversi.
«L’importante e operare con procedure snelle. Ci sono gli accordi di programma che tanto bene hanno funzionato nella costruzione della nuova Fiera a Rho-Pero».
Cioè?
«Bisogna condividere le decisioni fin dal principio, fissare bene tempi, costi e modalità di reperimento delle risorse. E poi definire tutti insieme il cronoprogramma».
Lei ha promesso anche il blocco del biglietto dei mezzi pubblici per cinque anni e corse gratis per anziani e bisognosi.
«E posso farlo perché le municipalizzate milanesi godono di ottima salute. L’Atm ha appena presentato un bilancio in attivo, un’altra dimostrazione delle qualità e delle capacità dei manager milanesi che ci permetteranno di aiutare chi ne ha bisogno».
Aspetta l’annuncio di Veltroni?
«Non sarà facile. A Roma l’azienda di trasporti registra deficit da record e il 75 per cento dei romani usa l’auto. Manca una politica efficace per i mezzi pubblici e il Comune è costretto a utilizzare i soldi dei cittadini per ripianare il debito».
Roma sembra aver ormai scippato l’Olimpiade a Milano. Sono più bravi?
«Ricordo che la Lombardia è la regione italiana con il maggior numero di impianti sportivi, società sportive, tesserati e madaglie olimpiche. Già nel 2003 si erano riuniti rappresentanti di tutto il “sistema Milano” nel comitato che ha lanciato la candidatura olimpica per il 2016».
Risultato?
«Credo sarebbe giusto riconoscere che Milano ha tutte la carte in regola per poter essere definita “grande” ed essere scelta per ospitare grandi eventi internazionali come l’Olimpiade o l’Expo 2012».
Anche sulla rotta Malpensa-Fiumicino la navigazione è piuttosto turbolenta.
«I dati dell’ultimo anno confermano il trend positivo di Malpensa: un aumento del 5,8 per cento del traffico aereo con una crescita del 60 per cento negli ultimi dieci anni, contro il 2 per cento di Fiumicino».
Vuol dire che Malpensa è più hub di Fiumicino?
«Il numero di collegamenti intercontinentali diretti e la percentuale di passeggeri in transito parlano da soli. Malpensa è il quinto aeroporto d’Europa e nel 2005 ha raggiunto i 20 milioni di passeggeri. Vogliamo fare di Roma l’unico hub? Benissimo, ma rassegniamoci a vedere gli italiani volare per il mondo da Londra, Francoforte, Parigi e Amsterdam».


La Cdl contro Veltroni candida Gianni Alemanno, un collega ministro.
«Molto competente, ha lavorato bene valorizzando molto la nostra agricoltura. Non prende mai decisioni affrettate, sa mediare tra posizioni diverse. Per Roma sarebbe un ottimo sindaco».

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