La migliore università del mondo è sempre Harvard. Poi c'è Yale, terza Cambridge, Oxford è quarta, il Mit è quinto, Stanford, Berkeley e la Sorbona per ora inseguono. Almeno secondo l'ultima pagella è del «Times» che ogni anno si premura di stilare la classifica dei top 200. Ottantasei atenei sono europei, sessantadue nordamericani, trentatré asiatici. Il meglio del meglio. Ma ci sono anche altre scuole da tenere d'occhio, quelle che preparano la nuova élite dirigente, quelle che coltivano i potenti di domani. College, licei, istituti, non solo università. Per meritarle bisogna superare prove durissime, rispettare regole severe. Sono il sogno di tanti e la realtà di pochi. Noi ve le segnaliamo, perché da qui può dipendere il nostro destino. Studiatevele per bene.
Spelman College
Dal rifugio delle ex schiave escono le Rice
É l'unico black college solo per ragazze, è nella top 100 delle scuola Usa, è stato fondato più di 120anni fa «per dare un'educazione cristiana alle ex schiave». Lo Spelman College di Atlanta in Georgia, conta 13 ettari di campus e 26 edifici, ha formato oltre sei generazioni di afro-americane e conta più di 2mila studentesse provenienti da 45 Stati e 9 Paesi stranieri. È gemellato con Morehouse, dove studiarono Martin Luther King e Spike Lee, le ragazze di qui sono corteggiate dalle università bianche. Puntano tutte in alto, Corte Suprema, Nasa, Congresso. Perché è qui che nascono le nuove Condy Rice.
Tsing Hua Beijing
Il Campus che produce i mandarini cinesi
Tutta la nomenklatura cinese è uscita da qui, compresi gli ultimi due premier Hu Jintao e Zhu Rongji. Ma anche premi Nobel come Chue Chang, l'uomo che inventò la pillola contraccettiva. La Tsing Hua University è la più prestigiosa università cinese, soprattutto nelle discipline scientifiche. Il campus ospita 20mila studenti, 2100 docenti, undici facoltà, 50mila alberi e 250mila cespugli. Essere ammessi è difficilissimo, il motto è tutto un programma «Allenamento, integrità, autodisciplina, missione sociale», il sito è misterioso e blindatissimo. Per sapere qualcosa l'unica è iscriversi...
Karachi School
Qui l'integralismo finisce dietro la lavagna
Islamabad e la sua moschea rossa è lontana anni luce da qui. Karachi è la metropoli più popolosa del Pakistan, il suo principale centro economico. E alla Karachi Grammar School, la più prestigiosa della città, dove studiò Benazhir Bhutto si studia all'occidentale, maschi e femmine insieme, rigorosamente in inglese. Scuola privata, riservata ai ricchi, fondata dal reverendo Brereton, il primo cappellano arrivato a Karachi, e diventata in breve unità di misura sociale. Ma solo chi vale prosegue negli studi e i migliori sono contesi dalle università americane. Che li Usa ma non li getta.
Il Mgimo di Mosca
La culla di Stalin dove studiano i nuovi Zar
È frequentato solo da chi ha un quoziente d'intelligenza che più alto non si può o dai figli di chi si può permettere una retta di 6500 dollari, dove lo stipendio medio non supera i mille. Il Mgimo, Istituto Statale di Mosca per le Relazioni internazionali, abita in un edificio che incute terrore, alto tre piani, ma che ha sfornato il meglio dell'élite russa e che crea i Putin di domani. Lo fondò Stalin per formare i quadri della diplomazia comunista, oggi si può entrare gratis solo se si partecipa (e si vince) al programma tv «Gli intelligentoni» che mette in palio due posti. Secchioni. Ma senza Pupe...
Il Colegio Nacional
Quei nipotini del Che corteggiati dalla Nasa
Ogni anno ci provano in 1200 ma solo 420 superano le prove. Il Colegio Nacional di Buenos Aires è stato fondato nel 1767 dai gesuiti ma è rigorosamente laico: ci hanno studiato presidenti, premi Nobel, rivoluzionari come Ernesto Che Guevara. A pochi isolati da Avenida de Mayo è da sempre il liceo più esclusivo d'Argentina anche se durante gli anni della dittatura fu messo a ferro e fuoco e più di cento studenti furono inghiottiti tra i desaparecidos. È una scuola pubblica, a costo zero, mai criteri di selezione sono rigidissimi. La Nasa ha già prenotato i migliori. Prendono solo chi vola alto.
Università Imperiale
Una fabbrica di geni per principesse tristi
È nata nel 1877, ma vive da sempre nel futuro. L'Università Imperiale di Tokyo ha 28.000 studenti, di cui 2.100 stranieri, cinque campus, dieci facoltà. Ha laureato cinque primi ministri, quattro premi Nobel, governatori della Banca centrale, è così popolare da fare da sfondo a centinaia di cartoni animati manga.
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