Quando si dice che ogni Vespa ha una storia a sé. Trovateci un vespista che non lo sostenga. Una storia fatta di mille storie, quella di ogni Vespa. Magari soltanto la routine di ogni giorno per andare al lavoro, nello stesso posto di lavoro. Andata e ritorno per trent'anni e più. Oppure le gite, le vacanze in compagnia della ragazza del cuore. Fidanzata prima e, forse, moglie dopo. Oppure soltanto fidanzata o fidanzate prima e niente moglie o mogli dopo. E poi ancora mille siparietti fatti di scivolate e sgasate, di miscela al due per cento, che era quasi una formula magica da comporre sapientemente, soppiantata oggi dalla meno romantica «senza piombo». Di impennate per volarecon la fantasia e di precipitosi ritorni con i piedi per terra.
Di frizioni saltate, di marce che non entravano, di serbatoio a secco e di gomme bucate. Che sono sempre state le migliori scuse per arrivare in ritardo dove si doveva arrivare puntuali.
Ricordi. Fotografie di una vita, magari un po’ ingiallite dal tempo. Ma sempre vive nel cuore di chi ha posseduto e cavalcato almeno una Vespa in vita sua. Fotografie che, all'improvviso, come è accaduto avant'ieri a Lentini, escono fuori dal cassetto delle casualità e tornano a brillare e far brillare gli occhi di sorpresa e di commozione. Immaginatevi la scena: un distinto signore di 84 anni abitante a Milano che, rispondendo al telefono di casa, si è sentito dire dai carabinieri che la sua Vespa Special 50 era stata ritrovata e gli sarebbe stata riconsegnata al più presto.
Contenti per lui, obbietterete voi, in fondo dovrebbe essere quasi la normalità ritrovare qualcosa che viene rubato. Già ma se quel «qualcosa», cioè «quella» Vespa 50 Special, ti era stata rubata 35 anni addietro, beh, allora converrete con noi che è una bella gara fra sorpresa e commozione.
Un controllo di routine dei militari dell'Arma a Lentini, il conducente della Special, non proprio un ragazzino ma un uomo di 67 anni, che mostra i documenti, il libretto. Qualcosa che non quadra. Una verifica ulteriore del numero di telaio del mezzo e la scoperta: quella Vespa risultava rubata nel 1976 a Buccheri nel Siracusano. Sequestro del mezzo, denuncia per ricettazione al conducente fermato e, subito dopo, la telefonata al legittimo proprietario. Una telefonata che somigliava un po’ a quelle lettere dal fronte che, a guerra strafinita, riescono persino a venir recapitate ancora oggi, giusto per far scendere qualche lacrima in più. Legittimo proprietario che, oggi ha 84 anni e ha lasciato la sua Sicilia tanto, ma tanto tempo fa e chissà quante volte si sarà rivisto in sella a quella Vespa. Certo oggi in sella forse è meglio che non ci salga più, oppure ci salga, massì, di nascosto da figli e nipoti, solo per un giretto breve breve nel cortile di casa. Metta giusto la prima, insomma. Poi si fermi e, con un bel sorriso e il cuore gonfio di emozioni, ripensi alle antiche sgasate.
Nel 1976, quando gli rubarono la sua Special, Corrado inventava e presentava la prima Domenica In , il Psi ritirava la fiducia e il quarto governo Moro crollava miseramente. A Milano, dopo un conflitto a fuoco con le forze dell'ordine, venivano arrestati i brigatisti Renato Curcio e Nadia Mantovani. E intanto il Concorde decollava per il suo primo volo commerciale, la Corte di Cassazione condannava al rogo «Ultimo tango a Parigi» , Sandro Munari su Lancia Stratos vinceva, per la seconda volta consecutiva il Rally di Montecarlo, Eddie Merckx invece la sua settima Milano-Sanremo.
Mentre Meglio quell'Italia o meglio quella di oggi, che costretta ad attraversare le strettoie franco-tedesche e a fare la gimkana tra spread ed euro non può nemmeno mettere le marce e spesso, per colpa d'altri, deve soltanto rimanere in folle? Chissà. Meglio non guardare il contachilometri e riprendere a sognare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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