«Vi racconto il mercato boom»

Sempre meglio volare bassi. La Champions? Per Enrico Preziosi il Genoa ha otto squadre davanti. Oltre cinquanta milioni spesi e la scomoda etichetta di re del mercato (prima che Berlusconi piazzasse i colpi Ibra e Robinho) valgono un po' di prudenza. «Il quarto posto è l'obiettivo dichiarato di sette, otto società, noi ci mettiamo dietro di loro - dice il patron a Sky. - Speriamo di esprimere tutto il nostro potenziale sul campo, ma i voti alti ora mi fanno paura». Preziosi svela alcuni retroscena di mercato: «La trattativa per Veloso è stata difficile. Il prezzo cambiava da un'ora all'altra, abbiamo lavorato fino alle sei del mattino. Kaladze voleva essere un giocatore importante per la squadra, perciò ha deciso di venire al Genoa. È stata una questione di motivazioni. Per il ruolo di esterno abbiamo avuti contatti per Babel e Afellay, ma nessuno dei due avrebbe avuto il carattere di Sculli». C'è ancora tempo per salutare Bocchetti che Preziosi andò a pescare in serie B nel Frosinone: «Era dispiaciuto, ma le ferite si sanano con gli ingaggi. Va a guadagnare il quadruplo rispetto a qui. Ha fatto una scelta anche di natura economica».
Chi ha fatto invece una scelta di cuore è stato Omar Milanetto, nonostante il Toro abbia cercato fino all'ultimo di strapparlo al Genoa. «Preziosi all'inizio di agosto mi ha detto che ero fuori mercato». Omar passa e chiude. Verrà molto utile nel corso del campionato. Lo si è capito anche durante l'amichevole giocata contro il Finale (Promozione) che ieri schierava quattro ragazzi del 90. Il Genoa ha vinto 6-1. Inizialmente Gasperini ha mandato in campo Scarpi, Tomovic, Dainelli, Moretti, Mesto, Zuculini, Rossi, Criscito, Palacio, Destro e Sculli. Milanetto in panchina. Fiducia alla coppia Rossi - Zuculini, ma nessuno dei due è un regista e la manovra un po’ ne ha risentito. Mancava anche Vanden Borre che ha rifiutato il prestito al Genk.


Ieri sopralluogo dell'assessore allo sport Anzalone allo stadio (a cui Il Giornale non è stato invitato) per verificare le condizioni del campo, dopo il richiamo formale dell'Uefa. Il Comune comprerà altri due manti erbosi da tenere di riserva. Sperando che su quello attuale il 12 ottobre si possa giocare Italia - Serbia.

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