Calabria, che cosa vedere tra borghi, mare e monti

La regione bagnata dal Mediterraneo merita una visita non solo per il mare. Ecco le nostre proposte per non lasciarsi sfuggire posti interessanti

Calabria, che cosa vedere tra borghi, mare e monti
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In Calabria sono tante le mete che meriterebbero una visita. La regione è costellata non solo da spiagge che si tuffano in acque cristalline, ma anche da borghi, parchi e in generale da numerosissimi luoghi di grande interesse, nonostante alcuni di questi non siano conosciutissimi. Ecco dunque alcune mete intriganti.

L’arte di Reggio Calabria

Reggio Calabria

Il capoluogo calabrese è la “Città dei Bronzi”. I due Bronzi di Riace, alti quasi due metri, rimasti per due millenni in fondo al mare e oggi Patrimonio dell’Umanità, sono custoditi, insieme a tanti altri reperti, nel Museo archeologico nazionale.

Un itinerario in città può comprendere una passeggiata lungo il Lungomare Falcomatà, di fronte allo Stretto, e tappe alle Mura Greche e alle Terme Romane. Il cuore del centro storico è corso Garibaldi dove si può camminare tra negozi e palazzi in stile Liberty, e dove si possono vedere il Teatro Cilea, il Duomo e il Castello Aragonese. Vicino al giardino della Villa comunale si trova la Stazione sperimentale delle essenze e degli oli agrumari, centro per gli studi sul gelsomino e il bergamotto, con i laboratori di ricerca, la biblioteca specializzata e il Museo del Bergamotto.

La zona di Reggio Campi è un balcone sullo Stretto. Per gli amanti del mare, la spiaggia per eccellenza di Reggio Calabria è il Lido cittadino, presso la Rada dei Giunchi, ma sono tante le calette e le spiagge che si possono scegliere per rilassarsi.

Il mare di Amantea

Affacciata sulla costa tirrenica, tra Cosenza e Catanzaro, Amantea è una rinomata località balneare. La città è divisa in due parti: quella bassa, la più popolata e commerciale, e quella alta, arroccata su un colle, dove si trova l’antico centro abitato, e da dove si gode un bellissimo panorama.

Meritano una visita i resti del castello, il Palazzo delle clarisse, un vecchio convento riconvertito, e la grotta. Quest’ultima costituiva un approdo per le navi mercantili che raggiungevano la costa tirrenica dopo mesi di navigazione. Non solo. Al suo interno è stato scoperto un passaggio segreto che collegava il sito al castello, permettendo di raggiungerlo oltrepassando le mura fortificate.

Nel corso del tempo la zona che è divenuta un grande punto attrattivo è quella della Marina. Dal porto turistico di Campora San Giovanni partono battelli per le isole Eolie.

La flora strabiliante della Riserva naturale regionale delle Valli Cupe

Parco regionale delle Valli Cupe

Nei pressi di Sersale, nella Presila catanzarese, si estende un’area di grande interesse naturalistico fatta di cascate, canyon ricchi di biodiversità, monoliti, alberi secolari, rarità botaniche, una trentina di sentieri, borghi e luoghi abbandonati. È il Parco regionale delle Valli cupe, un gioiello meno conosciuto di quanto meriterebbe.

Proprio per le sue bellezze, è stato definito il “segreto meglio custodito d’Europa” da parte del naturalista belga John Bouquet.

Il Canyon Valli Cupe (che ha più di 60 milioni di anni), unico in Europa e secondo per estensione del continente, custodisce la rarissima felce bulbifera, un fossile vivente la cui specie risale a 350 milioni di anni fa e vissuta durante l’epoca dei dinosauri.

Un bacio a Roseto Capo Spulico

La città era una delle colonie della Antica Sybaris, e, come evoca il nome, si distingue per la fiorente produzione di rose, i cui petali riempivano i guanciali delle principesse sibarite.

Oggi Roseto è una delle mete turistiche più ambite della Calabria grazie al mare, alla natura e al paesaggio. Suggestiva è la vista al Castrum Petrae Roseti, che nel tempo è stato castello templare, la cui pianta pare essere stata ripresa da quella del Tempio di Gerusalemme, e avamposto militare.

Oltre al mare cristallino, Roseto Capo Spulico vanta anche un centro storico da scoprire. Si tratta infatti di un borgo medievale ricco di arte e storia. Nel cuore del centro si trova la “Vinella degli innamorati”, il vicolo più stretto d’Europa, dove gli innamorati del passato riuscivano ad incontrarsi per un bacio rubato. Baciarsi al centro della vinella è il viatico per un amore eterno.

La Provenza d’Italia

Lavanda

Il Parco della lavanda di Campotenese, nella frazione del borgo medievale di Morano Calabro, in provincia di Cosenza, è noto come Provenza d’Italia.

Proprio ai piedi del Parco nazionale del Pollino si estende su un’intera collina una coltivazione di lavanda autoctona (Lavanda Loricata, detta per questo Loricanda) che tinge il suolo di viola e spande nell’aria un profumo inconfondibile.

Il periodo di fioritura della pianta è quello compreso tra fine giugno e fine agosto.

Il progetto di mettere a coltura la Loricanda è recente, risale al 2007 su idea di due pollinesi, i coniugi Rocco, anche se la pianta

cresce spontaneamente da sempre sul Pollino. Una visita al Parco della lavanda permette di conoscere circa 60 varietà diverse di pianta all’interno di un unico giardino botanico monospecie.

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