Bellezza unica della provincia di Bolzano, ecco la verdeggiante Valle Aurina collocata elegantemente tra la Val Pusteria e la Valle di Ture in Trentino-Alto Adige. È la destinazione perfetta per chi ama le tradizioni di una volta, ma anche immergersi in una natura incontaminata e spettacolare. Una location imperdibile che si estende per una superficie di circa 630 km2, accolta e protetta all'interno dell'area del Parco Naturale Vedrette di Ries-Aurina.
In molti la scelgono durante il periodo invernale, sia per i suoi attrezzatissimi impianti scistici che per i panorami montani mozzafiato. Ma è anche meta preziosa per chi ama camminare in montagna, per chi adora la natura e ascoltare i suoi suoni e i suoi umori. Un vero gioiello tra ghiacciai e prati verdi, per un relax magico in grado di rigenerare la mente.
Valle Aurina, tra storia e tradizione
La genesi della Valle Aurina rimanda all'età del bronzo, con tracce della presenza degli Illiri, poi dei Celti e dei Romani. La valle, nel 787, venne annessa al regno dei Franchi e successivamente all'impero germanico, e poi amministrata dai nobili di Tures per circa due secoli, fino all'estinzione delle varie famiglie e dinastie nobiliari, che videro gli Asburgo d'Austria predonaminare fino alla Prima Guerra Mondiale. Fu però la scoperta del rame nel comune di Predoi, nel XVI secolo, ad agevolare un fiorente e rapido sviluppo dell'intera area. Si tratta di un materiale che da sempre caratterizza le sorti della valle, con segni inquivocabili della sua estrazione sin dai tempi più antichi. La chiusura della miniera ha successivamente spostato l'interesse sull'arte manuale del pizzo a tombolo, artigianato caratteristico dell'intera zona.
Il nome originario della valle rimanda al termine vallis quae dicitur Aurina per un territorio dove si parla fluentemente italiano, tedesco e ladino. È collocata nella parte più settentrionale del territorio italiano, tra Campo Tures e la Klamme di S. Pietro a Predoi, fino a confinare con il territorio austriaco. Ciò che caratterizza la Valle Aurina è la sua bellezza mozzafiato, del tutto naturale con le sue 80 montagne dalle altezze variabili fino ai 3mila metri: cime dall'aria severa ma al contempo protettiva, al pari di una fortezza invincibile che circonda e abbraccia la valle caratterizzandone il clima spesso fresco e anche gelido, durante l'inverno.
Tradizioni e usanze del posto rimandano alle ritualità del passato ma sono ancora molto presenti ai giorni nostri come il cavallo e la gallina di pane dolce regalate ai bambini durante Ognisanti. Molto conosciuta è anche la tradizionale sfilata del Pitschelesingen che ha luogo durante i primi giorni di novembre: una serie di figure vestite di nero sfilano con una maschera in legno a coprire il volto e bussano alle porte per cantare e cercare aiuto per i poveri. A queste si aggiunge il passaggio di San Nicolò il 6 dicembre, pronto a portare doni ai bambini, disturbato dalla presenza di Krmapus, il diavolo cattivo. Da non dimenticare le celebrazioni della sagra di paese, Kirchtag, che vede la preparazione di Michl ovvero un fantoccio di paglia vestito con pantaloni di pelle, camicia bianca e cappello: questo va issato e legato a un alto albero e va vegliato l'intera notte. Un'altra tradizione secolare è legata allo spostamento del bestiame dalla montagna alla valle che vede la preparazione dei Krapfen e dei Topfnudeln, palline di farina e latte fritte nel burro.
Valle Aurina, i luoghi imperdibili
Per chi vuole staccare la spina, immergendosi nella natura e nella bellezza, la Valle Aurina è il posto giusto per una vacanza rigenerativa. Una location dove assaporare la magia delle tradizioni di un tempo e dei legami con il passato, dove la comunità è casa e famiglia. Ecco i posti più belli da visitare.
Campo Tures
Location a pochi passi da Bolzano, Campo Tures è suddiviso in varie frazioni, costeggiate dal torrente Aurino. Tra le mete più interessanti spicca la chiesa di San Maurizio e il Castello di Taufers arroccato a protezione della valle. La fortezza che troneggia su uno spuntone e risale al 1100, ancora oggi conserva lo stile medievale e gli arredi di un tempo per una visita libera.
Riva di Tures
Collocato ai piedi della montagna del Collalto ecco un paesino davvero caratteristico, Riva di Tures, perfetto per chi ama muoversi e camminare per sentieri. L'ideale per raggiungere la Malga dei Dossi, il Rifugio Roma e il Rifugio Vedrette. Qui si può assistere al tradizionale spostamento del bestiame a valle, dopo l'estate passata in montagna sui pascoli.
Cadipietra e il museo minerario
È il centro principale della valle con i suoi 886 abitanti, Cadipietra deve il suo nome alle tante costruzioni create e realizzate con la pietra che conservano la bellezza caratteristica di un tempo. La cittadina era legata alla miniera di rame e oggi ospita il Museo della Miniera all'interno del Granaio, ovvero un antico magazzino di generi alimentari.
Cascate di Riva, Rio Nero e Frankbach
Tra le più interessanti della zona segnaliamo le tre cascate di Riva, nei pressi di Campo Tures, dalla caduta scenografica e mozzafiato. Ma anche le cascate Rio Nero che si raggiungono attraverso uno dei sentieri del Sole, molto battuti in zona, per poi passare accanto al Rio Scuro che veglia sul passaggio dei tanti turisti. Le cascate sembrano generarsi da una fessura naturale presente nella roccia, per poi cadere in un laghetto dalle acque limpide e cristalline. Infine da non perdere la cascata Frankbach nei pressi di San Giovanni, facilmente raggiungibile e da ammirare indossando un impermeabile per proteggersi dall'acqua. Suggestiva e potente, una visione davvero unica.
Laghetto Klaussee e della Selva
Il lago Klaussee si può raggiungere sia a piedi che attraverso la cabinovia di zona, per poi rilassarsi presso la malga Kristallalm tra ghiacciai e prati verdi. L'affascinante specchio d'acqua si trova a 2.162 metri di altezza e regala un panorama senza pari, una vista sulle cime più alte della valle che si rispecchiano nelle acque limpide del laghetto. Molto nota anche l'escursione che porta al lago della Selva, noto come Waldnersee: si tratta di un giro ad anello con partenza da Casere, una camminata tra malghe, sentieri, torrenti, piccoli corsi d'acqua, che caratterizzano l'intera zona. Il lago è il più grande dell'intera valle, si trova a 2.400 metri ma vale tutta la fatica affrontata durante le sei ore di percorso.
Rifugio Sasso Nero
Si tratta del rifugio più alto delle Alpi, a più di 3.000 metri, collocato sull'omonima montagna che divide l'Italia dall'Austria. È una meta davvero affascinate ma destinata ai veri conoscitori della montagna, da percorrere con i giusti tempi e l'attrezzatura più adatta. Il panorama finale ripaga di tutti gli sforzi e della fatica, per una location immersa nella bellezza.
Casere
Mini frazione di Predoi ecco Casere, a pochi passi dai piccoli paesini costituiti da malghe quali Pratomagno e Fonte della Roccia. Qui si trova la chiesetta più antica della zona dedicata al Santo Spirito, oltre al Berghotel Kasern tutelato dalla Provincia che da 500 anni offre assistenza e ristoro ai viandanti.
Predoi
Infine ecco Predoi, definito comune sparso cioè senza un centro ben definito, collocato nella zona più a nord sia della regione che dell'intera penisola italiana.
Da qui si può raggiungere l'antica miniera di rame, ancora oggi visitabile, ed è parte della zona protetta del parco naturale Vedrette di Ries-Aurina. È il punto di partenza per i vari sentieri definiti dei Contrabbandieri, un tempo area di passaggio molto movimentata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.