Sergio Rame
Dopo l'avvio in musica, la rassegna del Pim Spazio Scenico, (via Tertulliano 68, 02-55196240), «Convergenze 06» continua questa sera con due spettacoli di prosa. Due giovani gruppi di artisti alla ricerca di un palco sul quale esibirsi e confrontare il frutto del proprio lavoro teatrale, presenteranno al pubblico milanese idee e progetti artistici che riflettono tutta l'inquietudine che il vivere quotidiano trasuda.
Ad aprire la serata del Pim (ore 21, ingresso: 10 euro) lo spettacolo ideato e interpretato da Lia Courrier e Rebecca Pesce, Va va, l'errore mio palesa. «La nostra baracca barocca - spiegano le due ideatrici - diventa, in primo luogo, una vera e propria esigenza per chi, ormai da anni, lavora sulla ricerca del movimento dello stesso interrogarsi sulle proprie ragioni e sulla messa in scena e in discussione».
Potrebbe sembrare uno scioglilingua. Poco ci manca. In realtà in queste parole si nasconde il significato ultimo di uno spettacolo volto "dipingere" un modo per coniugare l'esperienza della danza dentro con il movimento fuori. Così il dentro invade luoghi chiusi, spazi costretti, stanze e soggiorni. Insomma, tutti quei luoghi protetti da una chiusura teatrale e fuori da un tempo storico definito. Tutto il resto è fuori, fotografia della città cinetica - in continua evoluzione - e dei suoi luoghi.
«Per capirci - spiegano le due ideatrici - il fuori è Milano e le sue velocità con le sue normali ed affascinanti indifferenze: intorno a tutto questo è nato e si è sviluppato il nostro progetto». La sonda che permette di attraversare questi spazi (ovvero gli strumenti di indagine) sono due donne all'apparenza vecchie, barocche e mascherate. Due corpi che si muovono e si esprimono fuori tempo.
«Portiamo in scena due figure piuttosto sgangherate - concludono Courrier e Pesce - ma rappresentano due donne vere: si agitano attraverso la vita e portano davanti agli occhi del pubblico percorsi che ciascuno di noi riconosce». E per farlo non gli resta che rivendicare, quel tanto che basta, tutti quegli usi e costumi tradizionali che costellano l'universo femminile.
Dopo Va va, l'error mio palesa la serata continuerà con uno spettacolo scritto e interpretato da Raffaella Agate, La gamba sinistra. Nello studio legale Botola-Bestetti lavora Laura. Non è solo una figlia perfetta e dai sani principi, ma anche una manager impeccabile in tutto. Ma c'è un "ma". Il "ma" di Laura è proprio la sua gamba sinistra che, sinistramente, ne mette in luce l'anima più profonda e carnale.
«Diventare come gli altri ti vogliono e sentire un'altra se stessa che scalpita dentro - spiega la Agate - è questo il filo conduttore della vicenda di una donna che nutre sogni e aspirazioni inconciliabili con il ruolo che le è stato imposto».
Anche questa pièce diventa un viaggio attraverso la difficoltà del vivere, un lungo cammino che, arrancando, porta (quando è destino) alla felicità.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.