Un video. E diventa l’eroe dei disoccupati

New YorkLa musica country canta a squarciagola il malumore degli americani. Licenziati, impauriti da un domani all’insegna dei debiti e delle tasse, i colletti blu americani cercano un canto che li rappresenti. Così la country music, la più venduta negli States, vuole diventare la bandiera sociale del malcontento.
Già Woody Guthrie (nei suoi brani This Land Is Your Land e Pastures of Plenty) e poi Loretta Lynn e Alan Jackson erano diventati i portavoce delle crisi sociali e psicologiche degli States. E stavolta è il turno di John Rich, autore del brano che è risalito lungo la china delle hit parade americane, diventando un inno nazionale per salvare Detroit e la sua industria automobilistica.
S’intitola They are shutting down Detroit ed è la bandiera degli operai di un Illinois in grave pericolo. Mentre gli indicatori economici predicono che grandi nomi come quello della Pontiac, Chevrolet e della GM stanno per chiudere i battenti, lasciando sul lastrico migliaia di operai, mentre migliaia di lavoratori vivono di settimana in settimana temendo l’arrivo del foglio rosa del licenziamento, Rich si è trovato improvvisamente sull’onda anche grazie all’intervento di due grandi star di Hollywood: Mickey Rourke e Kris Kristofferson.
Entrambi, dopo aver ascoltato quel brano (che fa parte di un album autobiografico intitolato Son of a Preacher Man) si sono offerti di apparire in un video che è un pugno in faccia a Wall Street e alle decisioni di Washington.
«Quel video è un potentissimo sermone di tre minuti», ha spiegato il produttore della Warner Brothers, Mike Caters, ricordando che John Rich è il figlio di un predicatore del Texas.
Le prime immagini mostrano Rourke che, lavorando alla catena di montaggio, vede Kristofferson (che lavora in quella fabbrica da 32 anni) mentre viene chiamato nell’ufficio del capo reparto per essere licenziato. Come da prassi, Kristofferson da qual momento viene scortato da una guardia armata, che lo segue nello spogliatoio, dove svuota il suo armadietto costellato da foto di momenti felici. Ma Rourke non si rassegna in silenzio: dopo aver insultato il capo reparto, porta il suo amico in un bar, a bere una birra, mentre sullo schermo della televisione scorrono le immagini del Congresso e della Casa Bianca, intenti a «salvare l'economia».
Il testo di They are shutting down Detroit è infatti pesantemente farcito di riferimenti ai bonus di Wall Street, all’ingordigia della classe privilegiata, alla disperazione dei lavoratori. Al bar, Kristofferson riceve una telefonata ed entrambi corrono sul pick-up dell’anziano verso la sua casa; dove lo sceriffo sta mettendo i sigilli alla porta, mentre la banca trascina via i suoi beni. Vedendosi tutta la vita passargli sotto gli occhi, vedendo quei 32 anni di lavoro gettati via, Kristofferson viene colto da un infarto e muore.
A rendere questo video ancor più popolare è la sua storia: John Rich era così sfiduciato per ciò che stava accadendo a Motor Town (il soprannome di Detroit) che aveva imbracciato la chitarra e aveva composto il brano. Invitato da una stazione radio a cantarlo, era stato ascoltato da un produttore della Warner Brothers che ne aveva parlato a Mickey Rourke. Quest’ultimo, sull’onda degli Oscar, stava girando a Mosca la pellicola Ironman 2 ma si è preso due giorni per arrivare in aereo a Detroit e collaborare al video.
Rich ha composto il brano spinto dalla «grande rabbia per quello che sta succedendo al mio Paese». Figlio di una modesta famiglia del Texas, ha ammesso: «Vivevamo in un container, non ho mai finito il liceo, ho sempre pagato le mie tasse. Per cui vedere il Ceo della Merrill Lynch che si compra una toilette per 38mila dollari mi ha spinto a scrivere una canzone per tutti quelli che non riescono più a sbarcare il lunario».


Alle spalle di Rich arriva adesso anche il successo dell’ultimo album dei Flatlander (Homeland refugee) dedicato agli sfrattati della Grande depressione e ai danni del DustBowl, quando le praterie americane, a causa di una drammatica siccità, avevano smesso di dar sostentamento a milioni di lavoratori.

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