Era una sfida tutta interna al centrodestra. E, nel centrodestra, si giocherà anche l'ultima partita, quella del ballottaggio. A Vigevano - in provincia di Pavia - la scelta di correre da sola si è dimostrata vincente per la Lega Nord: il candidato del Carroccio, Andrea Sala, architetto di 38 anni, assessore uscente ai Lavori Pubblici, è passato in testa con il 33% dei voti, distanziando i sette avversari in gara per la poltrona di sindaco, compreso l'ex collega di giunta e di coalizione, Antonio Prati, (ex An) candidato del Pdl, dentista di 53 anni, assessore fino al 2009 alla Sicurezza e alla Cultura.
Dopo quasi dieci anni di lavoro fianco a fianco nell'amministrazione di Ambrogio Cotta Ramusino (Pdl), primo cittadino arrivato alla fine di due legislature consecutive, i due avversari del centrodestra si batteranno per 1.631 voti. E se il ballottaggio nell'ex Casa della Libertà era stato ampiamente previsto dopo la frammentazione del centrosinistra in quattro liste diverse (il Pd di Michele Bozzano non è andato oltre il 15,9 per cento), non previsti erano stati i numeri del successo del Carroccio che, per la prima volta nella città di Mastronardi, ha superato il Pdl, guadagnando il 19% in più rispetto alle elezioni amministrative del 2005.
Risultati che potrebbero aprire nuovi scenari anche al di là dei confini dell'ex capitale della calzatura, unico comune in Lombardia dove il centrodestra correva diviso. «Effettivamente Vigevano può rappresentare un banco di prova per le esperienze future - commenta Andrea Sala -. È un segnale di cosa può significare chiedere agli elettori di scegliere tra Lega e Pdl».
Non perde la fiducia Antonio Prati che già nelle prossime ore riunirà tutti gli esponenti della coalizione che lo sostiene (oltre al Pdl, Udc e i componenti della lista civica Rinnovare Vigevano) per cercare alleati al ballottaggio. «Prima di tutto mi rivolgo però ai cittadini - precisa Prati -.
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