VILLA ARCONATI Che la festa abbia inizio

Fra le star più attese Cocciante, Morrissey, Dulce Pontes e Ivano Fossati

Luca Testoni

Ritorna nella consueta, splendida cornice di Villa Arconati a Castellazzo di Bollate l'omonimo festival. Una rassegna, giunta ormai alla diciottesima edizione, all'insegna di scelte di assoluta qualità.
Scelte legate da un unico filo rosso: la trasversalità. Anche se, mai come questa volta, c'è un occhio di riguardo per i grandi della musica d'autore tricolore. A cominciare da Riccardo Cocciante, che proprio da qui, il 6 luglio, farà partire il tour. E già lo spettacolo si preannuncia uno degli eventi dell'estate. Il concerto farà da cassa di risonanza a Songs, il suo ultimo album: sedici canzoni inedite con le quali si è riproposto nella tradizionale veste di cantautore, dopo oltre sette anni votati al musical e al teatro. Un disco ambizioso, cantato in quattro lingue, a ribadire lo status internazionale del musicista nato a Saigon 60 anni fa. Che non viene meno alla proverbiale vena melodica, ma si concede anche non poche "strizzatine d'occhio" al rock.
A fare da contraltare a Cocciante l'inossidabile Ivano Fossati, classe 1951, cui spetta, il 27 luglio, l'onore di chiudere in bellezza la kermesse. In linea con le atmosfere dell'ultimo cd L'arcangelo, il cantautore genovese porterà in Villa una selezione di canzoni meno intimiste e riflessive, per dare nuova aria a un repertorio comunque ricco di grandi racconti sonori.
Ad aprire il festival, questa sera, il chitarrista inglese Robert Fripp, 60 anni, fondatore dei King Crimson e infaticabile sperimentatore di suoni rock: proporrà una curiosa performance con altri nove chitarristi.
Probabile gran pienone, il 17 luglio, per Morrissey, classe 1959, icona riconosciuta della scena rock britannica della seconda metà degli anni Ottanta. Nel Regno Unito, gli Smiths, di cui fu leader e cantante, sono ancora oggi il considerati il massimo del rock post-Beatles.
Da un anno vive a Roma e proprio nella capitale ha registrato la dozzina di brani dell'ultimo Ringleader of the tormentors. Un concentrato di «grandi suoni» e melodie ariose che gli hanno consentito di cantare con ugola meno decadente rispetto al solito testi sospesi fra lussuria, romanticismo e spiritualità.
Doppia opportunità per chi ama il fado e le sonorità portoghesi con la 37enne Dulce Pontes (il 13 luglio), indubbiamente la più credibile erede della grande (e compianta) Amália Rodrigues; e con l'ex tastierista dei Madredeus Rodrigo Leão, protagonista (il 12 luglio) in un progetto acustico assieme al nostro Ludovico Einaudi.
Nel cast anche Youssou N'Dour (il 20 luglio), la voce senegalese che ha saputo imporre la musica africana sulla scena internazionale; l'elettronicista londinese Matthew Herbert (il 19 luglio), in abbinamento con la soul singer americana Bettye LaVette; e la rivelazione Gogol Bordello (il 10 luglio), band newyorkese messa in piedi da immigrati dell'Est Europa, abili nel mischiare folk e punk, musica balcanica e cabaret, violini zigani e chitarre distorte.


Menzione finale per il (doppio) concerto del 26 luglio: con il pianista emergente Giovanni Allevi, ci sarà l'eccellente compositore-interprete francese Yann Tiersen, 36 anni, divenuto celebre anche da noi con le musiche dei film Il favoloso mondo di Amelie e Good bye, Lenin! e da poco uscito con l'album Les rétrouvailles, lavoro profondo e malinconico, nel quale ha collaborato, tra gli altri, con Jane Birkin ed Elizabeth Fraser (Cocteau Twins).
Festival Villa Arconati Castellazzo di Bollate, da oggi al 27 luglio, ore 21.30, info 800-474747 e www.festivalarconati.it, ingresso da 15 a 35 euro.

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