Violentata in casa: resta per tre giorni svenuta sul divano

Turbigo, la donna è stata stuprata dall’uomo con cui aveva trascorso il pomeriggio

Violentata in casa: resta per tre giorni svenuta sul divano

Per quasi tre giorni è rimasta chiusa in casa, sotto shock sul divano, senza trovare la forza di chiedere aiuto e soprattutto in stato confusionale. Quando è rientrata l'amica con la quale divide il piccolo bilocale in centro a Turbigo, l'ha trovata in uno stato pietoso e piena di lividi e ferite. Subito ha chiamato il 118 ed un'ambulanza ha trasferito la giovane in ospedale, dove i medici, oltre al pestaggio, hanno certificato la violenza sessuale subita. Una brutta vicenda che ha scosso ancora una volta il territorio del castanese, e che va ad aggiungersi ad un altro stupro consumato in marzo da parte di alcuni extracomunitari poi arrestati, ai danni della figlia della titolare di un bar di Magnago, violentata sotto gli occhi della madre. L'ultimo episodio è accaduto domenica ed ha avuto come vittima una trentenne moldava, in Italia da qualche tempo, ed occupata come colf. Non ancora ben definita la dinamica dei fatti. Da quanto si è appreso, la donna che vive con una connazionale in un alloggio della centralissima via Allea, poco distante dal municipio, domenica dovrebbe essersi incontrata per trascorre qualche ora libera, con uno dei tanti stranieri che dimorano in via S. Sebastiano, uno stabile adibito un tempo ad ex cotonificio. Probabilmente ha trascorso con lui l'intero pomeriggio; poi lo sconosciuto deve averla accompagnata a casa, sapendo che in quel momento l'alloggio era occupato soltanto da lei. Infine l'aggressione brutale, a giudicare dai segni delle percosse e delle lesioni riscontrati dai medici sul volto e sul collo della paziente. Che prima di subire la violenza sessuale deve aver lottato con il suo amico occasionale, tentando disperatamente di difendersi senza riuscirvi. Lo sconosciuto si è poi allontanato lasciando la donna ferita e violata, ma soprattutto sotto choc ed incapace di reagire. Martedì pomeriggio, quando l'amica occupata come badante è tornata a casa, l'ha trovata in lacrime sul divano del soggiorno, attorniata dai segni inconfondibili di una violenta colluttazione che la giovane aveva sostenuto inutilmente, cercando di sottrarsi allo stupro. Immediatamente ha lanciato l'allarme e sul posto sono giunti i soccorritori, che hanno prestato i primi soccorsi alla vittima.

Successivamente l'hanno trasportata in ospedale, dove per il pestaggio e per la violenza subite, la giovane è stata ricoverata. Gli accertamenti ginecologici hanno fatto scattare la segnalazione alle forze dell'ordine e l'indagine della magistratura.

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