La vittoria è dimezzata e Prodi non lo ammette

Franco Battaglia

«Ho detto che governeremo in modo tranquillo per tutti gli italiani e non solo per una parte», ha dichiarato Prodi dopo essersi convinto di aver vinto. Gli ha fatto eco Fassino, che garantisce «uno stile di governo che non sia basato sull’inasprimento dello scontro». Infatti Prodi ha subito bocciato la proposta di Angius (Ds) di affidare la presidenza di una delle due Camere alla Cdl. In nome della tranquillità e dello stile, immagino. Non so in nome di cosa abbia poi aggiunto: «Ci aspettiamo una opposizione capace di lavorare assieme sulle grandi riforme».
D’altra parte, Bertinotti ha detto chiaro e tondo che anche «la presidenza della Repubblica deve essere valorizzata da chi ha vinto le elezioni»: chissà mai cosa significa «valorizzata». Forse non proprio sobrio ma sicuramente enigmatico il commento di Rutelli, secondo cui «è stata una sofferenza infinita e una gioia infinita».
Ma hanno vinto? Qui la quantità da misurare è la differenza di voti: 25 mila alla Camera. Senonché, l’incertezza su quella grandezza è un milione, essendo questo il numero di voti dichiarati non validi. Ci sarà pure negli uffici di chi deve nominare il nuovo capo di governo almeno uno che abbia un minimo di dimestichezza col processo di misurare una qualunque grandezza.
Tanto per capirci: è come se lo scarto fosse di un solo voto, ma ce ne sono 40 che sono stati dichiarati non validi. Sarà anche vero che hanno vinto. Ma potrebbe essere sfacciatamente falso. Giusto per fugare ogni dubbio e cancellare anche il sospetto di ogni macchia, la serietà istituzionale obbliga a controllare quelle 40 schede nulle che vi sono per ogni scheda che ha determinato una presunta vittoria. Per capirci ancora meglio: è come se vi dicessero che Milano dista da Roma 600 km non, come spesso si aggiunge, chilometro-più-chilometro meno, ma aggiungendo 24000-km-più-24000-km-meno: lo accettereste? La metà di quel milione di schede, è vero, sono «bianche»; ma l’altra metà sono schede «nulle».

E, comunque, ce ne sono 50 mila «contestate», e 50 mila è pur sempre il doppio di quei 25 mila voti che hanno determinato la presunta vittoria.
Si vorrebbe chiarezza. Cosa improbabile da ottenere visto che chi si appresta a governare ha dichiarato vittoria senza mostrare alcuna intenzione di fare chiarezza: tutto procede secondo il copione atteso.

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