"Come un aspirapolvere": così funzionano i bagni degli aerei

L'uso dell'acqua nei water degli aerei è vietata e gli scarichi funzionano ad aria: qual è il loro meccanismo e come viene smaltito (a terra) il contenuto

"Come un aspirapolvere": così funzionano i bagni degli aerei
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Nessuno ci pensa più di tanto perché può sembrare "automatico" ma non è tutto così semplice ed è necessaria una gran capacità ingegneristica: su tutti i voli aerei, ormai sempre più moderni e all'avanguardia, oltre a un'ottima climatizzazione, ai cibi ben riscaldati e alla connessione ad Internet destinata a far parte di tutti i voli commerciali (in alcuni è già utilizzabile) c'è anche qualcosa che non può mancare sia sulle parte anteriore che in quella postieriore: i servizi igienici.

La grandezza delle toilette

Molto spesso grandi poco più di un metro di lunghezza per 86 centrimetri di larghezza, le toilette degli aerei sono sempre più piccole per ottenere spazio destinato ad altri servizi. Indipendentemente dalle dimensioni, ma cosa succede agli scarichi quando ci troviamo a 40mila piedi d'altezza, il corrispettivo di oltre 12mila metri di quota? Sembra tutto "automatico", si preme il pulsante come a casa, avviene il risucchio ma ci troviamo in aria. "È davvero straordinario quando inizi a scavare in profondità", afferma alla Cnn Al St. Germain, consulente del settore aeronautico che ha lavorato per numerose compagnie aeree tra cui Delta e United. "Quasi ogni cosa su un aereo ci si rende conto di quanto ci sia da un punto di vista ingegneristico, anche solo per mangiare. Tutto è due volte più difficile in aereo che a terra".

Come funziona il sistema "evac"

Iniziamo con il dire che utilizzare l'acqua per gli scarichi delle toilette sugli aerei è vietato per le restrizioni sul peso dei velivoli, ecco spiegato perché viene utilizzata l'aria. Nonostante l'evoluzione tecnologica, più o meno lo stesso sistema chiamato evac (abbreviazione di evacuation) è in vigore dal 1976 e utilizza la pressione differenziale dell'aria per svuotare la ciotola. "I serbatoi dei rifiuti – dove finisce tutto ciò che finisce nel Wc – si trovano solitamente nella parte posteriore dell’aereo, e spesso anche nella parte anteriore". Quando viene premuto dai passeggeri il pulsante di scarico, una valvola si apre sul fondo della tazza del water e la collega a un tubo sottostante che, come il serbatoio dei rifiuti, si trovano sotto pressione, creano un vuoto risucchiando il contenuto della ciotola.

"È come il tuo aspirapolvere: fa schifo", dichiara all'emittente Nigel Jones, esperto di ingegneria aeronautica della Kingston University di Londra e membro del comitato di accreditamento della Royal Aeronautical Society del Regno Unito. "Quando si preme il pulsante, si apre la valvola e non appena la valvola si apre, l'aspirazione aspira tutto. Quindi la valvola si chiude". Questo "vuoto" è attivo per tutto il volo ma non si sente fin quando non viene aperta la valvola e collegata la toilette a questo sistema. Tutti i water sono rivestiti in teflon, materiale costituito da carbonio e fluoro. "Quindi non si attacca nulla e non è necessario molto: la pressione differenziale elimina tutto molto rapidamente", afferma Jones.

Cos'è il "ghiaccio blu"

Ovviamente i serbatoi non vengono scaricari in volo ma soltanto quando gli aerei sono a terra tramite i "carri del miele". "Si tratta di mezzi di servizio aeroportuale che svuotano il serbatoio e portano il contenuto alla lavorazione sul sedime aeroportuale", spiega l'esperto. A causa dei vincoli sullo spazio e sui requisiti di sicurezza, è molto difficile poter innovare i bagni sugli aerei.

Accidentalmente, però, può capitare che alcuni liquami vengano rilasciati durante i voli: sono causati da eventuali perdite nei tubi di scarico. Ebbene, si chiamoa "ghiaccio blu" perché "la temperatura dell'aria è ben al di sotto dello zero, qualsiasi fluido in uscita si congela automaticamente".

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