Stasera alle 22.58 diremo addio all'inverno e saluteremo la primavera. Quest'anno, come lo scorso anno, l'equinozio arriva un giorno prima, il 20 marzo, invece del 21.
La data del cambio di stagione, infatti, dipende dalla rivoluzione della Terra: non è la prima volta che succede e non sarà l'ultima. Infatti, dal 2007 e fino al 2102 l'equinozio di primavera sarà sempre il 20 marzo e qualche volta il 19, ma mai il 21. La data convenzionalmente attribuita all'inizio della stagione fu decisa nel Concilio di Nicea del 325 per calcolare la Pasqua: da qui si partì per sistemare il calendario gregoriano, ancora oggi in vigore. Il calensario, però, non è perfetto: un anno è diviso in 365 giorni, ma la rivoluzione dura 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 49 secondi.
È lo stesso motivo per cui il 29 febbraio cade solo una volta ogni 4 anni, ma quel giorno non basta per allinearsi completamente alla rotazione terrestre. Il ritardo accumulato ogni anno fa sì che il giorno di passaggio tra le due stagioni cada ad un orario diverso rispetto al precedente e l'ora può spostarsi fino al raggiungimento del giorno precedente.
Quest'anno, insieme al primo giorno di primavera, si assisterà anche alla Superluna:"Pochissime ore dopo, il 21 marzo alle 02:43, la Luna raggiungerà la fase piena.
Questa coincidenza di date non avveniva dal 2000 e non riaccadrà prima del 2030", ha spiegato all'Ansa Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope. Nel 2000 e nel 2030 però si parla di Luna normale, quindi l'evento di questa notte è un fatto raro.
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