Zelig, con la Cortellesi satira contro la destra

Riparte venerdì lo show più amato di Canale 5: Paola imiterà la Moratti, Ficarra e Picone inventeranno "leggi ad personam". Tra gli ospiti anche Antonio Albanese-Cetto Laqualunque

Zelig, con la Cortellesi 
satira contro la destra

Satira politica? O non se ne fa, o non ce n’è di buona in giro. Così almeno dicevano i guru di Zelig, Gino & Michele con Giancarlo Bozzo, fino alla stagione scorsa. Le cose però, a quanto sembra, sono cambiate. L’ammiraglia della risata televisiva è pronta a salpare nuovamente - da venerdì su Canale 5 in prima serata - armata di cannoni che te li raccomando, un cast di trentacinque (35) comici, di cui venti esordienti tra quest’anno e la stagione scorsa, a dimostrazione che nel cabaret, come in natura, tutto scorre e tutto si trasforma. Senza contare il nuovo abbinamento nella conduzione dello show più amato dagli italiani, e cioè l’immarcescibile Claudio Bisio affiancato da Paola Cortellesi, colpo grosso assestato dalla banda Zelig, star della risata corteggiata per anni e oggi convolata a ottime nozze (per lei sessantacinquemila euro a puntata, e le puntate saranno dodici: fate voi i conti). La notizia, però, è che da quest’anno si ricomincia a fare le pulci alla politica, strappando risate e distribuendo satiriche legnate. Solo che, parlando di pulci - e a quanto si è saputo dalla presentazione alla stampa ieri nel milanese Teatro degli Arcimboldi, che sarà come sempre casa Zelig - il pelo in cui si andrà a cercare le scomode bestioline sarà solo quella della destra. Che novità, si dirà. Sì, dunque: Ficarra e Picone sono pronti a vestire i panni legali della coppia Angelino e Niccolò (quasi omonimia con Alfano e Ghedini), sulfurei furbastri abili a confezionare leggi ad personam su richiesta, «anche con servizio d'asporto, come si fa con la pizza». La star Cortellesi servirà al pubblico un’irresistibile parodia di Letizia Moratti elevata a icona dello snobismo, e promette nella carrellata settimanale a seguire un’impietosa Daniela Santanchè. Tra gli ospiti attesi a gennaio (probabilmente entro l'uscita del suo ultimo film Qualunquemente, il 21 gennaio) la ciliegina sulla torta sarà Antonio Albanese, nei panni del politico Cetto La Qualunque, che nell'immaginario collettivo (soprattutto per la sua promessa di fornire agli italiani «chiu pilu pi tutti»), non sta certo a sinistra. Ridere della sinistra e amici assortiti? Forse, a pensar bene, lo si giudica troppo comodo, con personaggi come Vendola, Di Pietro, Bersani e Bocchino che, insomma, sono copioni in salsa Zelig scritti da sé. Forse, nel cast dei big atteso da venerdì sera alla corte di Bisio, un solo monologhista garantisce satira da par condicio, ed è Enrico Bertolino. Tra gli altri big nel cast, Enrico Brignano, Gioele Dix, Gene Gnocchi, un Paolo Villaggio pronto a incursioni improvvise e le donne Debora Villa, Lella Costa, Teresa Mannino, Katia & Valeria. Tra le new entry più attese, i romagnoli Oblivion, già fenomeno teatrale della scorsa stagione, assurti a notorietà grazie a una versione parodistica e «liofilizzata» dei manzoniani Promessi Sposi su You Tube, e poi il trio demenziale bergamasco Sagapò e il duo torinese Senso d'Oppio, surreali e mimici. «Questa edizione è ricca e speciale - spiega l’imbonitore Gino - sono venticinque anni dalla nascita del locale Zelig in viale Monza, quindici anni dall’esordio televisivo, in seconda serata su Italia 1 e infine centocinquant’anni dall’Unità d’Italia, e noi, come Zelig, siamo simbolo di questa unità, nel pubblico, che ci ama dalla Sicilia alle Alpi, e nel cast. Ancora, ci manca un comico dalla Valle d'Aosta, e forse mai lo troveremo, ma tutte le altre regioni le copriamo brillantemente».
Tra i numeri attesi nella prima puntata, un prologo da musical con la Cortellesi in versione Mary Poppins, pronta a planare, armata di ombrellino, al centro del palcoscenico. É tutto un trucco ma, sibila simpaticamente Lella Costa, «con quella che la pagano, Paola avrebbe potuto volare sul serio». La Cortellesi sostituisce, dopo sei anni, Vanessa Incontrada: «Per me - spiega l'attrice - è un esordio da conduttrice, ma Zelig è una famiglia, che mi aiuta anche a soffrire un po’ meno il clima milanese, per me romana». Claudio Bisio rivela com'è nata la salita a bordo della copllega: «A giugno stavamo lavorando insieme a Femmine contro Maschi di Fausto Brizzi: Vanessa aveva annunciato di voler chiudere con Zelig e io ho proposto l’impresa a Gino, Michele e Giancarlo. Paola ha detto sì.

Io ogni anno mi domando se cambiare, ma con l'arrivo di Paola ho firmato per altre due edizioni». La co-conduttrice, invece, «solo per quest'anno, ma se si troverà un accordo non ci saranno problemi». Sessantacinquemila buone ragioni di partenza ci sono già.

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