Così i due pusher di Casal Monastero rassicuravano l'amico di Luca Sacchi, Giovanni Princi, prima dell'omicidio. Al via gli esami irripetibili sullo zaino di Anastasiya. I riflettori dei Ris puntati anche sulle auto degli indagati e quattro telefonini
Un uomo, che si trovava poco lontano dal pub dove si è consumata l'uccisione del giovane, ha chiamato i soccorsi dopo aver sentito il colpo di pistola, dando indirizzo e dettagli della dinamica dell'omicidio
Si è svolto l'interrogatorio della giovane davanti al gip di Roma. Avrebbe negato qualsiasi coinvolgimento suo e di Luca nel traffico di droga
La sera che è stato ucciso aveva inviato un messaggio Signal al suo amico per invitarlo a raggiungerli al pub
Dichiarazione spontanea di uno dei due giovani accusati del delitto di Luca Sacchi. Domani sarà ascoltata anche Anastasiya, la ragazza del personal trainer
Il nuovo interrogatorio di Valerio Del Grosso ci sarà nel pomeriggio: dovrà chiarire dove sono finiti i soldi e la pistola con cui ha ucciso Luca Sacchi. E nell'inchiesta spunta un'altra ragazza: è la fidanzata di Princi
È la ragazza di Giovanni Princi, amico di Luca. La notte dell’omicidio è rimasta per molto tempo insieme ad Anastasiya. Forse per controllarla
Anastasiya comunicava attraverso Signal, una app di messagistica che scherma chiamate e messaggi. Per gli inquirenti il silenzio della fidanzata di Sacchi è mirato a "preservare le relazioni criminali acquisite nel mondo della droga"
La famiglia del giovane ucciso fuori da un pub ha sempre più domande: "Se Anastasia sa qualcosa parli". L'ipotesi: "Luca aveva scoperto qualcosa di losco che non gli andava giù"
La chiave per risolvere il mistero dietro la compravendita di droga potrebbe nascondersi nei contatti della fidanzata del giovane