Le primarie non si improvvisano: sono una macchina mediatica che dà un'immagine nuova e dà l'idea che qualcosa si muova
A ventiquattr'ore dalle primarie Renzi lancia un aut aut al segretario del Pd e ringrazia i suoi sostenitori: "Eravamo soli e contro di noi c’era tutto il gruppo dirigente del Pd e del centrosinistra. Ho più di un milione di motivi per dirvi grazie. Più di un milione come i voti che abbiamo preso al primo turno. Più di un milione come i voti che abbiamo preso al ballottaggio"
Visti i risultati finali Renzi annulla ogni polemica sulle regole e rilancia: "Il risultato politico c’è comunque, sia che avessi perso 55 a 45, 66 a 34 o 59 a 41". Ma è davvero così? E riuscirà, in qualche misura, a portare avanti in seno al partito la rottamazione?
Berlusconi tentato dal ritorno: gli avversari non cambiano mai. Renzi? È finito stritolato dalla vecchia burocrazia del partito comunista. È scontro nel Pdl
Il centrosinistra sceglie il candidato premier. Solo 7mila delle 100mila nuove domande per partecipare al voto sono state accolte. Renzi e Bersani hanno già votato
Crozza nel suo show su La7: "Mi sono guardato il confronto tra Bersani e Renzi. Sembrava di assistere allo scontro tra un mezzadro e un Family Banker di Mediolanum". A cura di bobomatto
Va a finire come era scritto sin dall'inizio: i "rottami" del Pd avanti, il "rottamatore" indietro. Bersani: "Adesso il mio compito è rinnovare". Ma in tv rispuntano Bindi e D'Alema
Il sindaco di Firenze su Twitter tende la mano a Bersani. Entrambi sono a Milano per chiudere la campagna elettorale. Ma le polemiche sulle regole vanno avanti
Le primarie del centrosinistra si sono trasformate in una resa dei conti interna al Pd. Scoppia il caos. Renzi lancia un appello ai Garanti: "Rischio brogli al ballottaggio"
Un nuovo video satirico, firmato "Un Giorno Da Pecora", ideato da L'Ebernies e realizzato da Massimo Riti, prende in giro il sindaco di Firenze Matteo Renzi