Iran

L'agenzia di propaganda dello Stato islamico, "Amaq", ha pubblicato un filmato che sarebbe stato ripreso con un telefonino da uno degli attentatori dentro il parlamento di Teheran. Lo riferisce "Site", il sito internet specializzato nel monitoraggio in rete dei gruppi terroristici, mostrando un fotogramma del video che mostra un uomo armato con un fucile automatico e il cadavere di una persona a terra. In uno degli ultimi aggiornamenti, "Amaq" afferma di aver appreso da "fonti della sicurezza" del sedicente "califfato" di Abu Bakr al Baghdadi che il raid all'interno del parlamento iraniano "è ancora in corso". In precedenza, lo Stato islamico ha rivendicato sempre tramite "Amaq" la responsabilità del suo primo attacco in Iran: "I combattenti hanno colpito il Mausoleo di Khomeini e il parlamento a Teheran", si legge in un dispaccio dell'agenzia di stampa jihadista pubblicato da "Site"

Luca Romano
Iran, il video girato dall'attentatore dell'Isis

Nell'attacco al parlamento iraniano a Teheran sono state uccise almeno 7 persone, mentre altre 4 sono tenute in ostaggio ai piani superiori dell'edificio. Lo riferiscono fonti parlamentari all'agenzia di stampa Tasnim, precisando che le fonti di sicurezza non hanno ancora confermato la notizia. Ecco le immagini da Teheran.

Luca Romano
Attacco a Teheran: terroristi sparano in parlamento

Ci sono spari a piazza Baharestan, nel cuore di Teheran, di fronte al Parlamento, assaltato stamane da tre o 4 terrorsti. Uno di loro è evidentemente riuscito a uscire dal Majid e ha sparato sui passanti.

Luca Romano
Sparatoria al parlamento iraniano: panico in strada

Il Qatar avrebbe pagato un totale di 1 miliardo di dollari di riscatto per il rilascio di alcuni membri della famiglia reale rapiti in Iraq da Kata'eb Hizbollah e ad Al Qaida in Sira per la liberazione di alcuni militari qatarioti. Le operazioni che hanno fatto infuriare Riyad e gli altri Paesi del Golfo

Roberto Vivaldelli
Il riscatto da un miliardo di dollari che ha isolato il Qatar

L'hackeraggio dell'account mail dell'ambasciatore emiratino negli Stati Uniti, Yousef al Otaiba, svela l’esistenza di una stretta collaborazione tra Emirati Arabi Uniti e un think thank neo conservatore e pro-israeliano in funzione anti-iraniana

Francesco Curridori
Qatar, le strane trame degli Emirati Arabi Uniti contro l'Iran
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