ayatollah

Nato come gruppo paramilitare dopo la rivoluzione islamica del 1979, i Pasdaran si sono strutturati sempre di più come un esercito moderno, tanto da avere in mano tutte le operazioni militari di Teheran all’estero, e in primo luogo la Siria. Ma non solo: secondo uno studio recente, controllerebbero addirittura il 40% dell’economia del Paese: dal petrolio al gas e alle costruzioni, dalle banche alle telecomunicazioni. Un’ascesa che si è verificata soprattutto sotto la presidenza di Ahmadinejad, ma che è proseguita sotto quella di Rohani, e che trae profitto anche dall’accordo sul nucleare. Sul quale – sia detto per inciso – in Iran non hanno spinto certo solo riformisti e colombe

Simone Zoppellaro
Così i pasdaran iraniani sfruttano guerra in Siria

L’Iran è tornato protagonista della geopolitica mondiale, e questa non è una novità. Ma promettere interventi unilaterali nei Paesi confinanti è una prova della sicumera che Teheran si sente in grado di sfoggiare

Giovanni Masini
Iran pronto alla guerra ​contro i "terroristi sauditi"

Il viaggio di due giornaliste in un Iran assai diverso dall'immagine corrente: un paese »gentile», che accoglie i (rari) stranieri con atavico senso di ospitalità. Il libro appena uscito per «Fasidiluna» è la testimonianza di come si vive quotidianamente all'interno di una feroce oppressione religiosa e militare

Roberto Scafuri
Tra le rose e il chador viaggio tra le contraddizioni dell'«impero del male»

Gli ayatollah avevano aizzato le proteste in Egitto e Tunisia. Ieri però la rabbia popolare è esplosa contro di loro e la risposta è stata la dura repressione. Dopo aver scaricato Mubarak, ora Obama non potrà negare sostegno a chi chiede libertà a Teheran

Fiamma Nirenstein
L’Iran esalta le rivolte, ma non a casa propria
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