Gianfranco Fini non vuol sentire parlare di dimissioni: "Sono stato eletto e rimarrò fino all'ultimo giorno". Il leader del Fli si dice poi convinto che questa "è una legislatura che può durare". E sull'ipotesi di incompatibilità con la sua attività politica risponde: "Devo rispettare in primo luogo il mio mandato"
Camera dei Deputati
Il leader di Fli smentisce personalmente le indiscrezioni che lo volevano vicino alle dimissioni dalla presidenza della Camera. Fini ai dipendenti di Montecitorio: "Le istituzioni restano e gli uomini vanno, siamo pro-tempore e tutti dovrebbero ricordarselo"
Alcuni parlamentari, come ad esempio Maurizio Grassano, hanno avuto più di un ripensamento sulla propria collocazione politica. Per l'esattezza, nel suo caso, tre.
In una lettera Bondi chiede al Presidente della Repubblica di verificare se Fini svolga il suo ruolo di garanzia come terza carica dello Stato. Fini avrebbe detto: "Come fa Bondi a rimanere al suo posto di ministro?". E il diretto interessato: "Abnorme commistione fra l’imparzialità del ruolo di presidente e quello di leader di un gruppo parlamentare"
Il leaer dell'Udc: "Il premier ha ottenuto la fiducia che voleva per tre voti e ora ha solo il dovere di governare. Noi in caso di elezioni siamo pronti a presentarci agli italiani con una proposta di governo alternativa al Pdl e al Pd"
Al termine del voto i deputati di Pdl e Lega contro il presidente della Camera: "Dimissioni!". Berlusconi: "Grazie, ce l'abbiamo fatta". Cicchitto: "Fallito il ribaltone". Bersani: "Non ce la faranno"
Il segretario del Pd: "Il governo non ce la fa. La crisi politica che ne è esce drammatizzata". A chi critica l'alleanza fatta con Casini e Fini risponde: "Non vedo lo sbaglio. La maggioranza aveva 60-70 voti di vantaggio e ora ne ha solo tre"
Dopo il voto alla Camera e al Senato il governo resta in carica. A Montecitorio la sfiducia è stata bocciata (314 i no, 311 i sì, 2 astenuti). Più ampia la maggioranza a Palazzo Madama: 162 sì all'esecutivo, 135 contrari, 11 astenuti
La Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha bloccato la chiusura del carcere di Guantanamo, infliggendo così un duro colpo a una delle politiche più fortemente volute dal presidente Barack Obama
Secondo l'indagine della Camera di commercio tre lombardi su 4 hanno scelto una città d'arte, mentre solo il 10% una località sciistica. Tra le mete preferite le capitali europee, solo 1 su 7 ha optato per destinazioni in Italia e per gli Stati Uniti.