Dal 2013 ad oggi oltre duemila croci sono state rimosse o demolite nella sola provincia di Zhejiang
cristiani perseguitati
“Il mio nome è Giuseppe, Giuseppe Allamano”, inizia a salmodiare. Cinquant’anni, cappellino da baseball, camicia stirata, il somalo che mi siede davanti accompagna i suoi discorsi con ampi gesti, che sembrano trattenere le lunghe onde dell’oceano. Siamo a Mogadiscio, a pochi passi da noi Jaazera beach, il lido della capitale. In questo angolo di paradiso, troppo bello per esser graziato dai terroristi di Al-Shabaab che lo scorso gennaio lo hanno preso di mira facendo otto morti, ogni somalo viene a sognare, lontano dalle macerie della città, un futuro fatto di stabilimenti balneari, alberghi e ristoranti
La Fondazione Aiuto alla Chiesa che Soffre illumina la fontana del sangue dei martiri cristiani dimenticati
Da un Papa ci attenderemmo che elevasse la propria voce a difesa dei cristiani perseguitati, non dei clandestini
Quiapo è un quartiere diviso in due. Basta uscire dalla chiesa e infilarsi nelle piccole vie laterali per arrivare, in pochi minuti, nel cuore della comunità musulmana. Man mano che cammino, tra il rumoroso e colorato bazar, l’immondizia lasciata ai bordi della strada e l’odore che ne deriva, le insegne dei piccoli negozietti diventano scritte in arabo.
Nel Mindanao i guerriglieri jihadisti costringono alla fuga gli abitanti dei villaggi cristiani: secondo il governo filippino, l'organizzazione ribelle del Milf avrebbe almeno 12mila uomini
Nella jungla del Mindanao Padre Sebastiano d'Ambra ricorda tutti gli attacchi contro i missionari cristiani e le loro comuinità. Raccontando la crescita del fondamentalismo
Padre Sebastiano d'Ambra, missionario nelle Filippine, vive insieme alla sua comunità nell'incubo del terrorismo jihadista. Che ha iniziato a colpire i cristiani anche nel Sudest asiatico
Nella jungla del Mindanao, nella parte meridionale dell'arcipelago delle Filippine, il richiamo dell'Isis è sempre più forte: e la comunità cattolica si sente in pericolo
Gli Occhi della Guerra torna ad Erbil tra i cristiani in fuga dal Califfato. E lo fa insieme a una delegazione di Aiuto alla Chiesa che soffre che porta anche un dono del Santo Padre per la comunità cristiana