Nel giorno in cui il Pontefice ricorda il genocidio degli armeni il ministro Gentiloni invita a rompere il silenzio sulle persecuzioni. Ma dopo mesi di silenzio, il Pd si sveglia tardi
![Solo ora la sinistra si ricorda dei cristiani perseguitati](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/sm/public/foto/2014/11/23/1416760787-1416760461-dsc-0115.jpg?_=1416760778)
Nel giorno in cui il Pontefice ricorda il genocidio degli armeni il ministro Gentiloni invita a rompere il silenzio sulle persecuzioni. Ma dopo mesi di silenzio, il Pd si sveglia tardi
Gli Occhi della guerra vi portano nella Repubblica Centrafricana: il conflitto (dimenticato) tra cristiani e musulmani. Sostieni il reportage
Dopo la strage in Kenya nessuna levata di scudi da parte di chi è sempre pronto a scendere in difesa dei deboli Sostieni il reportage
Il Pontefice ricorda così la persecuzione dei cristiani in Terra Santa e in altre regioni del Medio Oriente e dell’Africa. Sostieni il reportage
Grazie agli Occhi della Guerra incontriamo Giovanni Martinelli: "So di essere un obbiettivo, ma non abbiamo i cannoni". Sostieni il reportage
A Mosul, in Iraq, i beni depredati ai cristiani sono venduti ogni giorno al mercato. Tranne i libri "infedeli", che vengono bruciati. Sostieni il reportage
Tra i Paesi musulmani dove i cristiani vengono maggiormente massacrati non ci sono solo Siria, Iraq e Nigeria
"Oggi preghiamo in modo particolare per quanti sono discriminati e uccisi per la testimonianza resa a Cristo". Lo ha detto Papa Francesco prima dell'Angelus in piazza San Pietro. "Preghiamo inoltre - ha aggiunto Bergoglio - perché, grazie anche al sacrificio di questi martiri di oggi, e sono tantissimi, si rafforzi in ogni parte del mondo l'impegno per riconoscere e assicurare concretamente la libertà religiosa, che è un diritto inalienabile di ogni persona umana"
Gli uomini del Califfato impongono la conversione forzata per i Cristiani che trovano sui territori occupati: per chi rifiuta l'alternativa è la morte
Il messaggio accorato del Pontefice ai cristiani di Mosul (Iraq) profughi a Erbil. E sull'Isis: "Maggiore convergenza internazionale per fermarla"