Fantastica impresa sui 10.000 metri del campione del mondo e d’Europa che vince battendo l’eterno rivale Vainio stroncando con una perfetta corsa tattica anche Mamete. Eleni: "Ha un solo grande difetto come atleta: nel bene e nel male non sa dire bugie"
Nell’ultima giornata dei Giochi il pugile napoletano sconfigge il superleggero Konakbaev e dopo 16 anni restituisce all’Italia una medaglia, l’ottavo oro per l’Italia a Mosca. Caruso: «La boxe italiana torna a fregiarsi di un titolo anche se ormai è povera e mediocre».
Strabiliante vittoria olimpica del marciatore di Cuneo, impiegato alla Fiat, che sorprende tutti nel finale della 20 chilometri e va a prendere l’abbraccio del fratello gemello Giorgio. Brera: "Una vittoria figlia della tradizione e della vocazione alla sofferenza"
Il campione azzurro, entrato settimo negli ultimi cento metri, mette il turbo bruciando sul traguardo lo scozzese Wells cnquistando, vent’anni dopo Berruti, l’oro olimpico sui 200. E il principe dei giornalisti sportivi lo celebra: "Un miracolo figlio della tenacia"
Sesta a Monaco, seconda a Montreal, la nostra saltatrice più grande di sempre centra a Mosca l’oro più bello dopo aver conquistato il primato del mondo. Brera: "Nella nostra campionessa ha intenerito e commosso la femminile grazia del suo volto illuminato dal sorriso"
Il più grande tuffatore di sempre chiude la carriera con l’ultimo oro. E Gualtiero Zanetti sul Giornale scrive: «Dopo l’argento di Tokio e i successi di Città del Messico, è arrivato il trionfo più sofferto: i giudici avevano eletto a proprio beniamino il sedicenne Louganis»
Polemica sul titolo del quotidiano Cronache di Salerno, in riferimento alla notizia di un ragazzo violentato in un centro massaggi nei giorni scorsi
Ripescati per la squalifica della Jugoslavia nel 1992 i danesi conquistano in Svezia il più incredibile dei successi battendo in finale la Germania 2-0. Franco Ordine su Il Giornale la racconta così: «Si, anche noi per una notte siamo stati tutti danesi»
In Germania l’Olanda conquista il suo unico successo. Un gol capolavoro del cigno di Utrecht entra nella Storia. E Giorgio Tosatti su Il Giornale ne esalta il talento: «Non abbiamo saputo apprezzare abbastanza il genio creativo di un fuoriclasse come Van Basten»
Nel 1984 i transalpini vincono in casa piegando la Spagna con un gol di Platini e uno di Bellone, anticipando la vittoria mondiale casalinga del 1998. Tony Damascelli su Il Giornale la racconta così.«Una vittoria del cuore, ma gli spagnoli hanno giocato meglio»