Oggi iniziano le votazioni in Commissione cultura al Senato dei numerosi emendamenti al decreto Rilancio che decideranno la sorte delle scuole paritarie
Oggi gli studenti sono discriminati, per ragioni economiche, nel loro diritto di apprendere e l’Italia, insieme alla Grecia, è totalmente fuori dall’Europa. Per questo servono autonomia, parità e libertà di scelta educativa dei genitori
Dalla Lombardia si ripropone, in modo chiaro, un modello di ascolto delle parti sociali e di unità, perché la scuola pubblica, paritaria e statale, non è né dei ricchi né dei poveri: è di tutti
Nei licei pubblici milanesi, quest'anno, si ripresenterà il problema degli esuberi. L'offerta delle scuole paritarie potrebbe aiutare a risolvere la questione ma c'è la complessità legata alle rette
Lo Stato sembra affermare questa tesi: "Caro metalmeccanico, se scegli la scuola pubblica paritaria per tuo figlio, arrangiati! Il tuo bambino H che va nella pubblica paritaria perde ogni diritto civile perché tu genitore sicuramente sei ricco"