La tartaruga Silva torna in mare dopo 10 mesi di riabilitazione all'Acquario di Genova
La tartaruga Silva ha dovuto aspettare oltre 10 mesi di riabilitazione nelle vasche curatoriali dell’Acquario di Genova prima di tornare al mare. Oggi è tornata al suo ambiente a bordo del battello pneumatico GC B 129, messo a disposizione dalla Capitaneria di porto - Guardia Costiera di Genova. A salutarla, oltre alle realtà costantemente impegnate nella tutela di questa specie – Acquario di Genova, Guardia Costiera, Carabinieri Forestali servizio CITES – anche i Piloti del Porto di Genova, e Riccardo Da Silva in particolare, il cui intervento ha salvato questo esemplare da morte certa. Il 2 dicembre 2023 l’esemplare di Caretta caretta era stato soccorso e trasferito all’Acquario di Genova dai Piloti del Porto di Genova in servizio presso il bacino di Voltri-Prà. L’animale era stato individuato dall’equipaggio della pilotina di servizio nelle acque portuali in evidente stato di difficoltà, in quanto, la testa e parte del corpo erano avvolte in una rete fantasma e altro materiale in essa intrappolato, tra cui bottiglie di plastica, che le avevano creato una profonda lacerazione al collo. Si presentava inoltre senza la pinna anteriore destra, amputata probabilmente a seguito di un evento traumatico di origine antropica, quale lo scontro con l’elica di un’imbarcazione o per via della rete stessa che le aveva fatto da laccio lacerando i tessuti e presentava diverse lesioni al carapace di origine traumatica con esposizione del tessuto polmonare. L’equipaggio della pilotina, autorizzato dalla Guardia Costiera, aveva provveduto con non poca difficoltà a causa delle pessime condizioni marine, al recupero e al trasporto all’Acquario di Genova dove lo staff acquariologico e medico-veterinario l’aveva accolta dandole il nome Silva, in omaggio al “pilotino” Riccardo Da Silva che l’aveva soccorsa. In questo lungo periodo è stata ospitata in una delle vasche curatoriali non visibili al pubblico dedicate all’attività di soccorso. La riabilitazione ha richiesto diversi mesi per risanare sia la profonda ferita al collo, che le lesioni sul carapace e su piastrone, oltre alla completa cicatrizzazione dell’arto mancante. L’animale, nonostante la mancanza della pinna anteriore destra, è comunque in grado di nuotare ed immergersi correttamente. Acquario di Genova (Alexander Jakhnagiev)