I marò all'arrembaggio

Le incognite dei conflitti asimmetrici dove la minaccia terroristica punta è alla ricerca di continui espedienti per colpire obbiettivi tecnologicamente superiori, meglio armati e teoricamente inavvicinabili sono però proprio queste. Per questo individuare, come succede spesso la notte, imbarcazioni in movimento ad oltre quaranta nodi è un motivo di allarme. Come lo è sapere che in queste acque navigano mercantili carichi di armi destinate ai gruppi jihadisti di Bengasi o di diesel di contrabbando usato per finanziare l'attività di formazioni armate. Per questo, oltre ai radar e alle apparecchiature elettroniche, a bordo è sempre all'erta il team di sicurezza composto da cinque incursori del Comsubin e da dodici fucilieri di marina del Secondo Reggimento San Marco

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