"Perché è importante promuovere le relazioni Italia-Cina e la globalizzazione"

Durante un’intervista concessa al China Media Group, l’ambasciatore d’Italia in Cina, Luca Ferrari, ha affermato che una salvaguardia attiva della stretta cooperazione in vari settori tra i due Paesi e la promozione congiunta del processo di globalizzazione corrisponde agli interessi fondamentali dell’Italia e della Cina.Negli ultimi anni, la cooperazione economico-commerciale tra Cina e Italia ha mantenuto uno sviluppo piuttosto rapido e il volume totale dell’interscambio commerciale bilaterale ha presentato una tendenza altalenante di crescita. Nel 2021 il volume dell’interscambio commerciale sino-italiano ha stabilito in controtendenza un record storico, raggiungendo i 73,95 miliardi di dollari, con un aumento delle esportazioni italiane verso la Cina del 36,3%. L’ambasciatore Ferrari ha rilevato che negli ultimi 10 anni il commercio Italia-Cina ha conosciuto un periodo di crescita veloce e che nel frattempo i due paesi hanno mantenuto stretti contatti e portato avanti collaborazioni nei settori degli investimenti, dell’istruzione, della scienza e tecnologia, culturale e così via. Di fronte a varie sfide globali, tra cui la pandemia da Covid-19, l’Italia e la Cina dovrebbero dedicarsi al promuovere ulteriormente lo sviluppo dei rapporti bilaterali e quelli tra UE e Cina, sostenendo e promuovendo congiuntamente la globalizzazione economica.Il 10 luglio è stata inaugurata, presso il Museo Nazionale della Cina a Beijing, la mostra “Tota Italia. Alle origini di una nazione” che rappresenta un’attività importante nel quadro dell’“Anno della Cultura e del Turismo Cina-Italia”. Il Presidente della Repubblica Popolare cinese Xi Jinping, e il Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, hanno rispettivamente inviato lettere di congratulazioni alla cerimonia di apertura della mostra. L’ambasciatore Ferrari ha affermato che l’organizzazione dell’Anno della Cultura e del Turismo Cina-Italia è un altro esempio della continuazione delle relazioni amichevoli tra i due Paesi, della promozione degli scambi e del reciproco apprezzamento tra le civiltà orientale e occidentale, ad ulteriore dimostrazione della forte resistenza e delle solide basi delle relazioni bilaterali tra Italia e Cina.Dal 2022, per effetto delle circostanze internazionali e della pandemia, l’economia cinese ha vissuto diverse turbolenze. Dagli ultimi dati pubblicati dall’Ufficio Nazionale di Statistica cinese emerge che, nel secondo trimestre dell’anno, l’economia cinese è cresciuta dello 0,4% su base annua. A tale riguardo, l’ambasciatore d’Italia in Cina, Luca Ferrari, ritiene che il trend di crescita a lungo termine dell’economia cinese non sia cambiato. Di fronte alla pandemia, la catena di approvvigionamento globale e il commercio di beni sono stati colpiti in varia misura e, con la crisi energetica che ha causato problemi quali l’aumento dei prezzi, è normale che l'economia cinese ne risenta o rallenti. L’ambasciatore crede che l'economia cinese sia estremamente resiliente e stabile e che nella prossima decade la Cina continuerà a rappresentare un terzo della crescita economica mondiale.Luca Ferrari ha tra l’altro positivamente valutato i principi e le misure messe in atto dalla Cina per realizzare uno sviluppo sostenibile. Egli ha rilevato che l’obiettivo avanzato dalla leadership cinese di passare dal raggiungimento del picco delle emissioni di carbonio alla neutralità carbonica in 30 anni è di per sé uno sforzo enorme, e che l’economia verde potrà giocare un ruolo sempre più significativo nel quadro della cooperazione economica italo-cinese. L’ambasciatore ha poi affermato che l’eliminazione della povertà assoluta è stato un importante obiettivo storico raggiunto dalla Cina, che le è valso l'ammirazione del mondo. Egli si è detto inoltre convinto che la Cina continuerà ad andare avanti e a migliorare ulteriormente il tenore di vita della sua popolazione. In questo processo, anche la cooperazione italo-cinese in molti campi continuerà ad avanzare verso un livello superiore.

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