
Continua la guerra commerciale, ma Donald Trump apre a nuove esenzioni dopo quelle - temporanee - su smartphone, chip e pc. Una notizia che fa rifiatare le borse asiatiche ed europee.
22.46 - Trump: "Potremmo volere che i Paesi scelgano fra Usa e Cina"
Trump non esclude che la sua amministrazione possa volere che alcuni paesi scelgano tra gli Stati Uniti e la Cina. Lo ha detto lo stesso presidente americano in un’intervista a Fox Noticias, riportata dai media americani, rispondendo a chi gli chiedeva della Belt and Road Initiative e se desiderava che alcuni paesi latinoamericani scegliessero fra i due paesi.
22.06 - Wall Street chiude in segno negativo
A Wall Street il Dow Jones chiude in calo dello 0,39% a 40.368,72 punti. L'S&P 500 perde lo 0,20% a 5.394,94 punti mentre il Nasdaq chiude in flessione dello 0,05% a 16.823,17 punti.
20.00 - Trump: "È la Cina che deve fare accordo con noi"
"La palla è in mano alla Cina, sono loro che devono fare un accordo con noi non il contrario". Lo ha detto il presidente Trump in una nota letta dalla portavoce Karoline Leavitt. "Non c’è nessuna differenza tra la Cina e gli altri Paesi, solo le sue dimensioni", ha aggiunto il presidente.
19.53 - Vertice a Palazzo Chigi
È terminato il vertice a Palazzo Chigi sulla missione negli Usa con la premier Giorgia Meloni, il vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, il ministro della Difesa Guido Crosetto, il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti e il ministro degli Affari europei Tommaso Foti.
17.45 - Le Borse europee in ripresa
Chiusura di seduta in rialzo per le Borse del Vecchio continente. Il Dax di Francoforte guadagna l’1,49%, il Cac 40 di Parigi lo 0,86% e il Ftse 100 di Londra l’1,44%. In deciso rialzo l’Ibex 35 di Madrid che avanza del 2,45%, mentre l’Aex di Amsterdam guadagna il 2,12% a 857,12 punti. Positivo anche lo Smi di Zurigo, in rialzo dello 0,75%.
17.40 - Piazza Affari chiude in deciso rialzo
La Borsa di Milano chiude in deciso rialzo, con il Ftse Mib che guadagna il 2,39% a 35.843,82 punti, a ridosso dei livelli del 3 aprile. In cima ai rialzi di seduta Stellantis (+6,46%) dopo l’assemblea degli azionisti, seguita da Leonardo (+5,16%), Banco Bpm (+3,6%), Mediobanca (+3,52%), Monte Paschi Siena (+3,14%), Unicredit (+3,12%), Nexi (+3,1%), Buzzi (+3,03%), Bper Banca (+2,92%) e Intesa Sanpaolo (+2,89%). In calo Amplifon (-4,61%) e Campari (-1,6%).
17.13 - Meloni: "Momento difficile"
"È un momento difficile, vediamo come va nelle prossime ore", ha detto la premier Giorgia Meloni nel suo intervento alla cerimonia dei Premi Leonardo, a Villa Madama. E riferendosi alla missione a Washington dove incontrerà il presidente degli Usa Donald Trump con ironia ha aggiunto: "Non sento alcuna pressione come potete immaginare per i miei prossimi due giorni..."
15.40 - L'Europa conferma il rialzo
Le Borse restano sostanzialmente positive, con l’avvio di Wall Street in lieve rialzo. Milano allunga più degli altri listini con il Ftse Mib che tocca un +2%. Francoforte tiene a +1% nonostante il crollo dell’indice Zew che ha segnato il calo più forte dal 2022. Madrid sale dell’1,6%, Londra dello 0,9%. La più cauta resta Parigi (+0,27%) zavorrata dal lusso con il il tonfo di Lvmh (-7,6%) che paga la delusione del mercato per la trimestrale e viene sorpassata da Hermes per capitalizzazione.
15.34 - Wall Street apre in rialzo, Dj +0,16%, Nasdaq +0,11%
Wall Street apre positiva. Il Dow Jones sale dello 0,16% a 40.601,29 punti, il Nasdaq avanza dello 0,11% a 16.850,28 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,18% a 5.414,59 punti
14.34 - Borsa: Milano +1,4% con Stellantis, Leonardo e Unicredit
La Borsa di Milano resta, tra le Piazze europee, la più tonica. Il Ftse Mib sale dell'1,4% a 35.492 punti. Sempre in spolvero Stellantis (+4,3%) con la potenziale tregua sui dazi per le auto annunciata dal presidente Usa, Donald Trump. Sale tra i titoli della difesa Leonardo (+3,17%). In prima fila tra i bancari Unicredit (+2,7%) all'indomani del via libera dell'Antitrust tedesco ad acquisire fino al 29,9% di Commerzbank. Di buon passo Mps (+2,47%) e Mediobanca (+2,33%) in attesa dell'assemblea di giovedì chiamata, tra l'altro, a deliberare sull'aumento a servizio dell'offerta su Piazzetta Cuccia da parte del Monte. Sul versante opposto le vendite piegano Amplifon (-3,5%), Campari (-2,3%) e la moda con Moncler soprattutto (-1,43%), quest'ultima in scia al tonfo a Parigi di Lvmh (-7,7%) su una trimestrale che ha deluso. Si allarga ancora lo spread. Il differenziale tra Btp e Bund sale a 119 punti con il rendimento del decennale italiano che allunga di quattro punti base al 3,71%.
14.22 - Elkann, con dazi e regole rigide industria Usa e Europa a rischio
"In Europa, le normative sulle emissioni di CO2 hanno imposto un percorso irrealistico di elettrificazione, scollegato dalla realtà del mercato. In effetti, i governi europei hanno ritirato, a volte bruscamente, gli incentivi all'acquisto e l'infrastruttura di ricarica rimane inadeguata. Di conseguenza, i consumatori tardano a passare ai veicoli elettrici".Così John Elkann, presidente di Stellantis, all'assemblea degli azionisti in corso ad Amsterdam."Con l'attuale percorso di tariffe dolorose e regolamenti troppo rigidi, - aggiunge -l'industria automobilistica americana ed europea è a rischio. Sarebbe una tragedia, perché l'industria automobilistica è fonte di posti di lavoro, innovazione e comunità forti. Ma non è troppo tardi se gli Stati Uniti e l'Europa intraprendono le azioni urgenti necessarie per promuovere una transizione ordinata. Siamo incoraggiati da quanto indicato ieri dal Presidente Trump sulle tariffe per l'industria automobilistica".
14.00 - Trump contro viaggio Xi in Sudest Asiatico: "Vogliono fregare gli Usa"
La Cina e il Vietnam stanno cercando "di capire come fregare gli Stati Uniti d'America". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, lamentandosi del viaggio del presidente cinese Xi Jinping nel Sudest Asiatico, che ha avuto come prima tappa il Vietnam e che arriva pochi giorni dopo che i dazi imposti da Trump hanno sconvolto i mercati globali. Xi è arrivato oggi in Malesia, seconda tappa del suo viaggio, e si recherà poi in Cambogia.
13.10 - Borsa: Europa in rialzo per il secondo giorno consecutivo; Cina in ordine sparso
Prosegue per il secondo giorno consecutivo l'intonazione positiva dei mercati europei dopo che ieri le principali piazze hanno chiuso in positivo: Ftse Mib +2,88% a 35.007 punti, Dax + 2,57%, Ftse 100 +2,12%, Cac 40 +2,37%. Oggi Piazza Affari in apertura ha guadagnato lo 0,59%, meglio ha fatto Francoforte con un +1,03%, debole invece Parigi con uno 0,13%. Percentuali che nel corso della mattinata si sono via via rafforzate e che vedono ora il Ftse Mib crescere dell'1,63%, il Dax dell'1,34% e e il Cac30 più arretrato on un +0,35%. Milano in particolare sembra beneficiare ancora di S&P che venerdì scorso ha alzato il rating dell'Italia da 'BBB' a 'BBB+'. Tra i titoli che salgono di più oggi martedì 15 aprile c'è Stellantis che segna un +4,40% e Leonardo con un +3,32%. Bene anche Pirelli (++3,32%) e Buzzi (+2,67%. Male invece Amplifon che sta cedendo il 2,70%, Campari l'1,28% e, nel lusso, Cucinelli (-0,50%) e Moncler (-0,40%). A livello internazionale si attende l'apertuta di Wall Street che ieri ha chiuso le contrattazioni con il Dj in crescita dello 0,78% e il Nasdaq dello 0,68%. In Asia Tokyo ha terminato gli scambi con un +0,89% a 34.283 punti, mentre i mercati cinesi sono andati in ordine sparso sotto il peso dell'incertezza per la guerra commerciale innescata dai dazi Usa. L'indice di riferimento di Shanghai è salito dello 0,15% a 3267,66 punti; l'indice composito di Shenzhen ha invece ceduto lo 0,2% e il ChiNext price Index lo 0,1 per cento in meno.
13.04 - Ue: "Dialogo con Usa non è "fra sordi" ma serve ulteriore impegno americano"
L'incontro fra il commissario europeo Maros Sefcovic e la controparte Usa a Washington "non è stato un dialogo tra sordì bensì si è svolta una discussione 'molto focalizzata sui temi e produttiva". Lo ha indicato il portavoce comunitario alla stampa rimarcando però che adesso è necessario 'un impegno aggiuntivo da parte degli Usa per consentire alla palla di continuare a rotolare, vorremmo avere un'idea chiara di quali sono i risultati cui puntano gli Usa. Le discussioni Usa-Ue continuano a livello tecnico, discussioni sulle quali la Commissione non ha fornito indicazioni 'perchè il negoziato non si fa al briefing giornalierò con i giornalisti. Il portavoce responsabile del commercio ha indicato che standard agroalimentari, sanitari, le regole sui mercati digitali non fanno parte del negoziato. Obiettivo Ue è 'zero dazi sui beni industrialì e l'Unione 'è aperta a esplorare altre aree sulle quali possono esserci potenzialmente degli accordì.
10.42 - La Cina blocca le consegne di nuovi aerei Boeing
La Cina ha ordinato alle sue compagnie aeree di non accettare ulteriori consegne di jet Boeing nell'ambito della guerra commerciale 'occhio per occhio' che ha visto il presidente americano Donald Trump imporre dazi fino al 145% su tutto l'import di beni made in China. Lo riporta Bloomberg, citando fonti vicine al dossier. Pechino ha anche chiesto alle compagnie aeree mandarine "di sospendere qualsiasi acquisto di attrezzature e componenti aeronautici da aziende statunitensi". Pechino ha già annunciato tariffe di ritorsione del 125% sui prodotti made in Usa oltre ad altre misure.
10.39 - FT, gelo di Wall Street su titoli rischiosi, investitori non li vogliono
Società americane a rischio 'esclusionè dal mercato obbligazionario Usa dopo il blitz di Donald Trump sui dazi, in un blocco che si sta riverberando in tutta Wall Street e che minaccia una timida ripresa delle contrattazioni. Secondo quanto riporta il Financial Times, i gruppi a basso rating non sono riuscite a vendere alcun debito nel mercato dei titoli ad alto rendimento da 1,4 miliardi di dollari da quando il presidente Usa ha scatenato le turbolenze del mercato e sollevato i timori di una recessione negli Stati Uniti con l'ondata di tariffe annunciata all'inizio del mese. "Il congelamento del mercato dei titoli spazzatura minaccia di colpire le società di private equity che spesso vi ricorrono per finanziare le acquisizioni. Inoltre, aumenta il rischio per le banche che forniscono prestiti a breve termine per queste operazioni", osserva Ft. "Tutto è rimasto in sospeso", ha dichiarato Bob Kricheff, responsabile del credito multi-asset della società di investimento Shenkman Capital Management, citato dal quotidiano della City. "Nessuno sta cercando di prezzare un accordo in questo contesto", aggiunge. Ft osserva come l'aggressiva agenda commerciale di Trump abbia "avuto un effetto raggelante sulla disponibilità degli investitori a sostenere operazioni più rischiose, con i fondi obbligazionari ad alto rendimento che hanno subito deflussi record nella settimana successiva all'annuncio dei dazi di Trump del 2 aprile"
10:30 - Borse: Europa in ordine sparso, scivolone di Lvmh, Milano +1,3%
Borse europee in ordine sparso all'indomani della tregua annunciata dal presidente Usa Donald Trump sui dazi per le auto. Francoforte (+1,44%) è la migliore davanti a Milano (Ftse Mib +1,2%), Madrid (+1,18%), Londra (+0,88%) e Parigi (+0,3%), che sconta il calo dei titoli del lusso dopo il crollo di Lvmh (-8%) all'indomani di una trimestrale deludente. Sotto pressione anche Christian Dior (-7,23%), Burberry (-3,9%) e Kering (-2,9%) insieme a Hermes (-1,66%), che strappa il primato di titolo a maggior capitalizzazione a Lvmh. Positivi i future Usa, mentre gli occhi degli investitori guardano a giovedì prossimo, quando la Bce annuncerà un probabile taglio di 25 punti base ai tassi. In arrivo dalla Germania l'indice Zew, diffuso anche dall'Eurozona insieme alla produzione industriale di febbraio. In rialzo il greggio (Wti +0,41% a 61,78 dollari al barile) e il gas naturale (+0,41% a 34,64 euro al MWh), che inverte nuovamente la rotta, mentre l'oro (+0,45% a 3.230 dollari l'oncia) si mantiene sui massimi. Si indebolisce invece il dollaro a 0,88 euro e 0,75 sterline. Oltre al già citato calo dei titoli del lusso si segnala il balzo di Stellantis (+5,66%), che allunga ulteriormente il passo su ipotesi di tregua sui dazi, che favorisce maggiormente il gruppo che ha stabilimenti in Canada e in Messico. Brillanti anche Bmw (+3,96%), Volkswagen (+3,53%) e Mercedes (+3,37%). Meno legate ai dazi Porsche (+1,38%) e soprattutto Ferrari (+0,78%). In campo bancario brilla SocGen (+2,34%), seguita da Mediobanca Unicredit (+1,9% entrambe), Mps (+1,8%), Commerzbank (+1,78%) e Banco Bpm (+1,71%).
9.46 - Milano allunga il passo (+1%), bene Stellantis e Leonardo
Allunga il passo Piazza Affari dopo oltre mezz'ora di scambi. L'indice Ftse Mib guadagna l'1,02% a 35.354 punti, con il differenziale tra Btp e Bund tedeschi in rialzo a 117,4 punti e il rendimento annuo italiano in crescita di 0,4 punti al 3,68%, mentre quello tedesco ne cede 0,2 al 2,5%. L'annunciata tregua per i dazi sull'auto da parte del presidente Usa Donald Trump mette le ali ai piedi a Stellantis (+4,88%), seguita da Leonardo (+3,14%), Iveco (+2,94%) e Fincantieri (+2,16%), in linea con l'andamento del settore della difesa in Europa. Bene Pirelli (+2,77%), Azimut (+2,18%), Prysmian (+2,08%), Mps (+2,04%) e Saipem (+2%). Più cauta Eni (+0,82%), deboli invece i titoli del lusso, da Cucinelli (-2,26%) a Ferragamo (-2,12%) e Moncler (-1,43%) all'indomani della trimestrale deludente di Lvmh, che lascia sul campo oltre l'8% a Parigi. Segno meno anche per Campari (-1,06%), Amplifon (-0,94%) e Terna (-0,73%), poco mossa Snam (-0,1%). Tra i titoli a minor capitalizzazione balzo della Juventus (+6,66%), debole invece Brioschi (-4,71%).
9.22 - Shanghai chiude a +0,15%, Shenzhen a -0,19%
Le Borse cinesi chiudono la seduta contrastate, intorno alla parità, tra le incertezze legate ai dazi di Donald Trump: l'indice Composite di Shanghai segna un rialzo dello 0,15%, a 3.267,66 punti, mentre quello di Shenzhen segna un calo dello 0,19%, a quota 1.899,89.
9.18 - Ftse Mib a +0,7%, traina il comparto auto: Stellantis a +5,04%
In rialzo la borsa di Milano dopo le prime contrattazioni, con il Ftse Mib che sale a +0,70% a 35.252. Bene il settore dell'auto: Stellantis guida il listino a +5,04%, Iveco segna +2,05% e Pirelli +1,96%. Bene Leonardo, che cresce dell'1,92%. Positive le banche: la migliore è Mps, che sale dell'1,64%. Male invece il lusso: Brunello Cucinelli è fanalino di coda a -3,39%, Moncler cede il 3,14%.
9.12 - Europa apre in positivo
Avvio di seduta positivo per le principali borse europee: la migliore è Francoforte, dove il Dax avanza dell'1,03%. Il Ftse 100 di Londra segna +0,58%. A Parigi il Cac registra +0,13%. Bene anche Tokyo, dove il Nikkei ha chiuso a +0,89%. Ieri a Wall Street il Dow Jones ha chiuso a +0,78% e il Nasdaq a +0,64%.
9.08 - Piazza Affari apre in rialzo, Ftse Mib +0,59%
Apre in rialzo Piazza Affari, con il Ftse Mib a +0,59% e 35.212 punti.
8.48 - Borsa di Tokyo: chiude a +0,83% su prospettive dei dazi, bene auto
Chiusura in rialzo per la Borsa di Tokyo con l'indice Nikkei che guadagna lo 0,83%, in un contesto di contrattazioni caute a causa della prospettiva di dazi su chip e medicinali, mentre le azioni delle case automobilistiche sono salite dopo le dichiarazioni conciliatorie del presidente Usa Donald Trump sul settore. Nonostante un andamento generalmente calmo delle contrattazioni, le azioni delle case automobilistiche hanno registrato buone performance, come Toyota (+3,69%) e Honda (+3,59%). Sul settore ha influito il fatto che Trump si sia infatti mostrato aperto a un compromesso sulle pesanti maggiorazioni doganali del 25% che hanno penalizzato le importazioni di automobili e componenti per auto negli Stati Uniti nelle ultime due settimane. Mentre i principali gruppi automobilistici americani lanciavano l'allarme sull'impatto sulla loro produzione e sui loro ricavi, il presidente americano si è detto pronto a "valutare come aiutare i produttori", assicurando di non voler "danneggiare nessuno". L'indice più ampio Topix è salito dell'1% a 2.513,35 punti
8.37 - Future europei incerti, mercato cerca bussola nel caos dazi
Segnali di sollievo e nuove frenate sui dazi: si preannuncia incerto l'avvio sulle Borse europee. I contratti sull'Eurostoxx50 sono in frazionale rialzo dello 0,03%, dopo il buon andamento della vigilia, meglio quelli sul Ftse Mib (+0,10%), dopo la seduta in rialzo della vigilia. I mercati da un lato hanno ben accolto la sospensione temporanea dei dazi reciproci Usa su smartphone, computer e altri prodotti di elettronica, dall'altra parte soppesano le parole del presidente Trump che ha sottolineato che comunque i dazi saranno decisi 'prestò. Una spinta al settore auto arriva sempre dal presidente americano, che potrebbe ridurre alcune delle tariffe del 25% sulle auto per attenuarne l'impatto economico. Da seguire, oggi, ancora le trimestrali Usa con i numeri di Bofa e Citi in calendario. In rialzo il petrolio, con il Brent sopra i 65 dollari al barile, dopo la seduta incerta di ieri e con i colloqui Usa-Iran nel week end che hanno aperto uno spiraglio a un possibile allentamento nelle tensioni tra i due Paesi. Sul valutario, biglietto verde sempre sotto pressione, con l'euro a 1,1348 dollari.
6:16 - Dazi, possibile sospensione Usa spinge al rialzo i titoli dei costruttori di auto asiatici
Dal Giappone alla Corea del Sud, le azioni delle case automobilistiche e dei produttori di componenti per auto sono balzate in rialzo stamattina, dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha suggerito la possibilità di una sospensione temporanea del dazio del 25% precedentemente annunciato per il settore. Gli investitori, sollevati dalla notizia, hanno ricominciato ad acquistare titoli legati all'automotive, soprattutto dopo che il comparto aveva subito pesanti deflussi di capitale all'inizio del mese a causa dei timori legati all'impatto dei dazi e all'inasprirsi della guerra commerciale, che avevano innescato un'ondata di vendite sui mercati globali. In Giappone i titoli di Toyota Motor, Suzuki Motor e Honda Motor hanno registrato un rialzo prossimo al 5%. Anche i produttori di componenti hanno beneficiato delle migliori prospettive del settore: Sumitomo Electric Industries, specializzata in cablaggi, ha conseguito stamattina un rialzo del 6% sulla Borsa di Tokyo. Denso Corporation, secondo produttore mondiale di componenti per auto, ha guadagnato oltre il 5%, mentre Toyota Industries è cresciuta del 4,5%. Gli indici Nikkei e Topix hanno entrambi segnato un incremento di circa l'1%. In Corea del Sud, Hyundai Motor e Kia Motor hanno guadagnato oltre il 4%, mentre l'indice Kospi ha registrato un rialzo più contenuto, pari allo 0,8%. I fornitori Hyundai Mobis e Hyundai Wia hanno guadagnato circa il 3,6%.
0:45 - Trump, valuto esenzione temporanea tariffe su auto
Il presidente Donald Trump ha suggerito che potrebbe temporaneamente esentare l'industria automobilistica dai dazi che aveva precedentemente imposto al settore, per dare ai costruttori di auto il tempo di riorganizzare le loro catene di approvvigionamento. “Sto valutando qualcosa per aiutare alcune case automobilistiche in questo” ha detto Trump ai giornalisti riuniti nello Studio Ovale. Il presidente ha affermato che i produttori di auto hanno bisogno di tempo per spostare la produzione da Canada, Messico e altri paesi. "Produrranno qui, ma serve un po’ di tempo", ha spiegato. Matt Blunt, presidente dell’American Automotive Policy Council, un’associazione che rappresenta Ford, General Motors e Stellantis, ha detto che il gruppo condivide gli obiettivi di Trump di aumentare la produzione interna.
“C'è una crescente consapevolezza che dazi generalizzati sui componenti potrebbero compromettere il nostro obiettivo condiviso di costruire un’industria automobilistica americana prospera e in crescita, e che molte di queste transizioni nelle catene di fornitura richiederanno tempo” ha affermato. Quando Trump annunciò i dazi del 25% sull’industria automobilistica il 27 marzo, li definì “permanenti”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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