Bambina italiana rischia l'orfanotrofio in Egitto. La madre: “Aiutatemi”

Nessy Guerra invoca ancora una volta l’aiuto dell’Italia: rischia che la figlia vada in orfanotrofio e 2 anni in un carcere egiziano

Bambina italiana rischia l'orfanotrofio in Egitto. La madre: “Aiutatemi”
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Si fa sempre più complicata la situazione di Nessy Guerra, la giovane donna genovese che cerca di riportare in Italia se stessa e la figlia di 2 anni, dopo la separazione in Egitto con l’ex marito Tamer Mohamed Ibrahim Hamouda. Alla donna, nel processo di primo grado per il divorzio, è stata tolta la bambina a seguito del materiale prodotto dall’uomo, un italo-egiziano condannato nel Belpaese in contumacia per stalking e lesioni.

C’è la possibilità che io perda tutte le cause” ha spiegato Nessy in un video inviato a “Chi l’ha visto?”. La donna avrebbe dovuto effettuare una videochiamata in trasmissione, ma alla notizia della sentenza ha avuto un malore. Nel video ha spiegato che lei, la bambina e la madre stanno vivendo in Egitto chiusi in casa per il terrore che Tamer faccia loro del male e rapisca la bambina. Poi l’appello alla Farnesina: “Vi prego di darmi una mano per riuscire a uscire da questa situazione”.

Nessy è attualmente al centro di due differenti procedimenti giudiziari: quello per il divorzio e una causa per adulterio intentata dal marito, tuttavia quest’ultima non è ancora partita. Rischia rispettivamente di perdere la custodia della figlia, se dovesse perdere anche in secondo grado, e 2 anni di reclusione in un carcere egiziano. “Il rischio più grave è che la figlia vada in orfanotrofio”, ha commentato il padre Giampaolo Guerra in collegamento con la trasmissione.

Il signor Giampaolo spiega che Tamer avrebbe pagato falsi testimoni, che avrebbero raccontato in tribunale di aver avuto rapporti con Nessy, anche di gruppo. Inoltre Tamer avrebbe prodotto foto e video intimi, per i quali in Italia sarebbe stato invece accusato di revenge porn. “Sono filmati che ha fatto fare lui a Genova, 4 anni fa, e le ha fatto assumere delle droghe”, ha raccontato il signor Giampaolo, aggiungendo che Tamer li avrebbe proposti alla corte egiziana come film porno venduti in giro. Video e foto sarebbero stati la ragione della pronuncia sulla custodia della bimba.

Intanto Tamer accusa la trasmissione di Rai 3 di diffamazione con un messaggio audio accompagnato da un forte riverbero: “Voi avete alterato sia le mie dichiarazioni sia i video che vi ho inviato”.

Alla vigilia della sentenza, il consolato italiano aveva emesso un’ordinanza per conferire il passaporto alla

figlia di Nessy. C’è da capire quali devono essere i prossimi passi per riportare madre e figlia a Genova. “Viene a casa con la bambina, punto. Che la Farnesina ci aiuti”, ha concluso lapidario il signo Giampaolo.

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