"Italia piena di trans". L'egiziano vuol far incriminare la moglie per un bikini

Nessy Guerra rischia di finire in carcere per adulterio. Il marito Tamer Ahmudah è stato condannato in Italia per lesioni e stalking

Screen "Chi l'ha visto?"
Screen "Chi l'ha visto?"
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È un caso intricato quello di Nessy Guerra, donna genovese bloccata in Egitto con la figlia che non ha un passaporto. Nessy, i cui interessi sono comunque tutelati per quanto possibile dal console italiano in Egitto, ha chiesto un aiuto all’Italia attraverso un video a “Chi l’ha visto?” nei mesi scorsi: lamenta di essere stata picchiata dal marito - condannato in via definitiva per stalking e lesioni ai danni di un’altra donna, ma ritenuto incensurato nel suo Paese - e l’uomo ora cerca di portarle via la figlia, dopo aver già fatto incarcerare Nessy una volta per adulterio.

Il marito si chiama Tamer Ahmudah e ha scritto alla trasmissione di Rai 3, dicendo che stanno “sostenendo una farsa”. Il padre di Nessy, Giampaolo Guerra, ospite in studio, ha raccontato che la figlia si trova in una località sconosciuta al marito, ma che, durante una passeggiata con la bambina, Tamer le avrebbe incontrate e avrebbe cercato di portare via la minore, tirandole le gambe “come fosse un pezzo di carne”.

Il problema è iniziato per Nessy nell’estate 2021 quando Tamer l’avrebbe picchiata selvaggiamente e minacciata per non farla parlare. Successivamente però sarebbe andata in Egitto con lui: “Ho voluto dargli una seconda possibilità”, si è giustificata Nessy. Tamer, in quei giorni verso l’Egitto, stava ricevendo appunto una sentenza definitiva per le aggressioni a una ex.

Quello che Tamer racconta a “Chi l’ha visto?” appare incredibile: dice di aver visto angeli in un video (ma sono solo riflessi), di aver saputo della trasmissione attraverso le sacre scritture islamiche - ma in realtà l’avrebbe avvisato un amico dopo aver visto il TgR Liguria - e rigetta la condanna ricevuta in Italia. “Avete fatto una sentenza sballata, che io non ho fatto niente, non mi ha toccato, perché il mio Signore mi ha protetto”, ha spiegato Tamer, che si ritiene assolto dal “suo” Dio e non si ritiene un latitante. “Macché latitante. Una fidanzata mi ha denunciato perché diceva che le ho telefonato”, ha aggiunto.

Per quanto riguarda l’opposizione al passaporto della figlia - per cui oggi c’è un incontro con il console italiano, ma Tamer ha già avvisato che non ci sarà - ha tirato fuori una motivazione un po’ particolare: “Io non voglio che mia figlia cresca lì. Io voglio che mia figlia cresca in un Paese dove innanzi tutto siano raccomandate le buone consuetudini e proibito il riprovevole. Da voi non viene proibito il riprovevole: la cannabis, la droga, l’avete legalizzata, l’omosessualità è un diritto, l’adulterio è un diritto, la prostituzione è un diritto. Cosa ci mando anche mia figlia a fare questi diritti? Ci sono trans ovunque, anche in televisione”. Teme che la figlia cambi genere: “Che fa sta figlia? Dopo 10 anni torna ed è un uomo”.

La legale di Nessy Agata Armanetti ha raccontato che Tamer farebbe uso regolare di Fentanyl e cocaina, senza contare che nella sua storia ci sarebbero state alcune presunte relazioni manipolatorie. Una delle ex, quella che ha permesso di giungere a una condanna, ha raccontato che Tamer nel 2019 si sarebbe fatto chiamare Alessio, asserendo di essere un chimico. Oltre a lei ci sarebbero altre 3 donne sopravvissute a questa relazione: nei confronti di questa, Tamer, che l’avrebbe avvicinata per il suo status benestante, avrebbe minacciato di morte il figlio, dopo che lei aveva concluso il rapporto. “Queste persone sono così abili a farti passare per pazza. Quando uno denuncia deve sapere che va incontro a un isolamento sociale”, ha raccontato la donna, che, per un caso fortuito è stata minacciata da Tamer in viva voce mentre lei era con i carabinieri.

Ora, secondo il suo avvocato, è Nessy che rischia grosso: “Rischia di essere incarcerata per adulterio e di perdere la custodia della bambina, rischia di non entrare più in Italia e di non vedere mai più sua figlia. Chiedo che le autorità italiana si facciano parte diligente”. Tamer avrebbe già fornito alle autorità egiziane la foto della moglie in costume da bagno per attestare l’adulterio.

Intanto c’è una donna italiana che accusa Nessy in un video. Un’altra sarebbe stata contattata da Tamer con il messaggio “Ho un lavoro per te ben pagato” e l’offerta di una vacanza retribuita 200 euro al giorno.

Alla trasmissione di Rai 3 Tamer smentisce, affermando di aver solo proposto di pagare il biglietto a eventuali testimoni in tribunale, per poi successivamente chiudere la chiamata. Ma in realtà nessun cristiano può testimoniare in un tribunale egiziano.

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