La telefonata e l'ultimo giorno insieme. Cosa manca nel racconto della moglie di Bozzoli

Antonella Colossi, la compagna di Bozzoli, è stata sentita dai carabinieri di Brescia. Tra i molti "non ricordo" e "non so", la donna ha detto che erano partiti per una vacanza: "Dopo la sentenza ci siamo separati, non so dove sia"

La telefonata e l'ultimo giorno insieme. Cosa manca nel racconto della moglie di Bozzoli
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Testa bassa, occhi nascosti da un paio di grandi occhiali da sole scuri e cappelli raccolti in uno chignon. Antonella Colossi era visibilmente provata dopo l'interrogatorio di ieri sera. Quando è uscita dagli uffici del comando provinciale dei carabinieri di Brescia ha tentato di trattenere l'emozione, ma è stata tradita dalle lacrime che le rigavano il volto struccato. Del resto, la 41enne è stata travolta da eventi disattesi in appena una manciata di giorni: la conferma dell'ergastolo al compagno, Giacomo Bozzoli, e la fuga di quest'ultimo. Chissà dove, chissà per quanto tempo ancora. Nella tarda serata di venerdì era trapelata la notizia che la Guardia Civil spagnola e l'Interpol fossero sulle tracce del 39enne, ma ad oggi non ci sono novità.

La telefonata ai genitori

Lui non si trova, mentre Antonella è tornata in Italia assieme al figlioletto. Il bimbo, che compirà 9 anni tra due giorni, ha lo stesso nome del papà. Quando sono arrivati alla stazione di Brescia, attorno alle ore 14 di ieri, la donna ha chiamato il padre: "Stiamo bene, veniteci a prendere". Un sospiro di sollievo per l'uomo, Daniele Colossi, che in questi giorni è stato fortemente in apprensione per la figlia e il nipotino. Al punto da rivolgere anche un appello al genero: "Giacomo, costituisciti".

"L'ultimo giorno con Giacomo"

Su Bozzoli spicca un mandato di arresto internazionale. Stando a quanto riporta il Corriere della Sera, la compagna gli avrebbe suggerito di consegnarsi alle forze dell'ordine: "Gli ho detto di costituirsi", ha raccontato Colossi ai carabinieri. Sono stati insieme fino al 30 giugno poi, il giorno successivo, è arrivato il verdetto della Cassazione che ha confermato l'ergastolo nei confronti del 39enne per aver ucciso lo zio e gettato il cadavere in un forno della fonderia di famiglia, a Marcheno, la sera dell'8 ottobre 2015. A quel punto, le loro strade si sono divise: "Era scosso, molto turbato". Da quel momento è calato il buio anche nella mente della donna, che ha detto di aver "perso la memoria" per lo choc.

Cosa manca nel racconto di Colossi

L'unica certezza è che Antonella e il compagno sono partiti alla volta di Marbella il 23 giugno per "una vacanza". Avrebbero fatto tappa a Cannes prima di arrivare in Spagna. Poi lei e il bambino sono tornati in Francia - non si sa come - e da lì sono saliti "su un treno per Milano". Per il resto il racconto è infarcito di "non ricordo" e "non ho idea". La 41enne non ha spiegato, ad esempio, se abbiano utilizzato la Maserati Levante di Bozzoli per spostarsi all'estero né il motivo per il quale risultasse una prenotazione a nome della coppia in un albergo di Marbella a partire dal già dal 20 giugno. E poi, dove sono finiti i cellulari? Lei ha detto di aver smarrito il suo smartphone mentre si trovavano in Costa Azzurra.

Ma gli inquirenti vogliono vederci chiaro. Non è escluso che la donna possa essere interrogata nuovamente nei prossimi giorni. Anche il bambino potrebbe essere sentito dai carabinieri, in attesa che il padre si consegni alle forze dell'ordine.

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