La Piedigrotta, pizza e Champagne

Il locale di Varese compie quest’anno mezzo secolo. Fu fondata nel 1974 da Gaetano Cioffi, è oggi guidata dal figlio Antonello, che ha alzato il livello del locale con un grande lavoro sulle farine, sulle lievitazioni e sugli ingredienti e con una cantina decisamente di alto profilo

La Piedigrotta, pizza e Champagne
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Compie 50 quest’anno una delle pizzerie più bizzarre della Lombardia. Si chiama La Piedigrotta, si trova al centro di Varese ed è stata fondata nel 1974 da Gaetano Cioffi, ansioso di aprire nel profondo Nord dell’Italia un angolo della sua Costiera Amalfitana. Oggi, scomparso Gaetano, il locale è condotto da figlio Antonello, che senza tradire lo spirito campanissimo del papà e innervandolo di quel po’ di puglitudine che rappresenta un tributo alle origini della compagna Daniela, ha alzato il livello del locale.

La Piedigrotta ha una doppia anima. Un cliente comune può viverla come una normale pizzeria di alto livello, grazie al lavoro sulle farine, sulle maturazioni, sulla selezione delle materie prime (il pesce e la burrata che arrivano per l’appunto dalla Puglia, molti altri ingredienti dalla Campania). Un cliente più avvertito o un appartenente alla combriccola che Antonello ama radunare – e alla quale, sia detto per evitare equivoci, non ho la fortuna di appartenere - sa bene che La Piedigrotta è un luogo di bevute straordinarie, grazie alla notevolissima cantina di Antonello, che indulge particolarmente alle bollicine nobili di cui è appassionato.

Il menu comprende una buona lista di pizze classiche (come la Margherita, la Napoli, la Capricciosa), signature (la Piedigrotta con salsa di pomodoro bio, mozzarella pugliese affumicata, basilico e olio evo, la Lalla è con pomodori del Salento essiccati, mozzarella di bufala affumicata, pinoli tostati, basilico, olio evo e un barattolo di salsa di pomodorini freschi) ed esclusive come la Cremosa con salsa di pomodoro San Marzano, camembert di bufala di San Giovanni, pinoli tostati, basilico, olive leccine e olio evo, o la Cantabrica con salsa di pomodori San Marzano, pomodorini tombolini del Salento essiccati, olio evo, acciughe del Cantabrico e burrata cruda. In carta anche sezioni dedicate ai bocconcini di panna (la Cipollina, la Zolina), alla stracciatella di Andria (la Principino, la Brontolina) e alla burrata cruda (la Burrata, la Pomodorina). Ci sono anche una degustazione di tre tipi di pizza (la Pizza Giardino), delle Pizzette fritte scomposte e una marinara scomposta.

La Piedigrotta, pizzeria

In menu anche alcuni buoni piatti cucinati, di livello superiore a quello che di solito si trova in una pizzeria (provare per credere i Calamari fritti, il Polpo alla piastra, il paccheri artigianali alla pescatora, la frittura di pesce e il Tonno scottato). Un menu di sei portate con Pizza fritta, Tris di sushi (sono pizze, non vi preoccupate), Uovo apparente, Tagliatelle di pizza mari e monti, Paccheri di pizza tonnati e Pizzaburger costa 75 euro (ma la versione ridotta con quattro portate viene 55).

Come detto la cantina è straordinaria.

In quale altra pizzeria d’Italia potreste ordinare un Krug Grand Cuvée 171ème Édition (al prezzo di 300 euro a bottiglia o 60 al calice)? Oppure un Millésime 2008 di Devaux a 80 euro la boccia (e 18 il calice)? Ma non spaventatevi: esistono anche vini “normali” (una Falanghina Villa Matilde irpina viene 30 euro a bottiglia), un notevole assortimento di birre artigianali e il Piedigrotta Spritz.

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