Cultura, rischio, individualismo. Così l'Europa è riuscita a primeggiare sul mondo intero

I libri di McCloskey sono una guida di rara profondità sui valori dell'Occidente libero

Cultura, rischio, individualismo. Così l'Europa è riuscita a primeggiare sul mondo intero
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Edita da Silvio Berlusconi editore, la trilogia sulla civiltà borghese di Deidre McCloskey (nell'edizione italiana si tratta di poco meno di 3000 pagine) non può mancare nella biblioteca di chi ha a cuore le ragioni della società libera. In questi volumi, l'economista americana mette in discussione una serie di luoghi comuni riguardanti il capitalismo; e non si tratta solo di mostrare come la Rivoluzione industriale abbia contribuito ad affrancare quasi tutta l'umanità dalla miseria, ma soprattutto di comprendere che ciò è stato possibile grazie all'affermarsi di ben precisi valori (come suggeriscono i titoli: Le virtù borghesi, Dignità borghese, Eguaglianza borghese). Storica dell'economia legata alla scuola di Chicago, già vari decenni fa McCloskey aveva mostrato una fenomenale capacità di muoversi entro ambiti diversi: basti pensare agli scritti degli anni Settanta sulle «enclosures» (che hanno riformulato la questione dei «campi aperti») e al testo del 1985 in Italia tradotto da Einaudi sul ruolo che la retorica gioca nell'economia. I tre testi sulla civiltà borghese poggiano allora sulla convinzione che la vita economica non sia separabile dalla cultura, che anzi è alla base di ogni sistema produttivo. Si capisce dunque ben poco della modernità liberale se non si avverte come il successo del Vecchio Continente sia stato legato al radicarsi di virtù connesse al lavoro, al risparmio, al rispetto della parola data e alla creatività di chi assume rischi e, al tempo stesso, sa muoversi con prudenza e senso di responsabilità. Quella di McCloskey è certo un'opera controcorrente, dato che un intellettuale occidentale solitamente si sente in dovere di esprimere disprezzo per la civiltà mercantile. Magari è pronto a riconoscere che essa sa moltiplicare beni e servizi, ma in ogni caso non rinuncerà a sottolineare che il prezzo da pagare è il naufragio dell'anima: la si chiami alienazione oppure secolarizzazione. Per McCloskey non è così, anche perché come insiste nell'ultimo dei tre volumi tutto poggia su un'idea di eguaglianza.

In effetti, per la borghesia gli uomini sono eguali in dignità e tutti hanno il medesimo diritto a essere lasciati in pace.

La sensazione, però, è che questa parità oggi sia in larga misura scomparsa, a causa del trionfo di politiche discriminatorie (a favore delle donne, dei gruppi etnici o altro ancora) che hanno generato nuove barriere e buttato alle ortiche una delle maggiori conquiste della società liberale.

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