Archiviazione per l'ex ministro Sangiuliano: "Mesi di grande tormento"

Era accusato di peculato e rivelazione del segreto di ufficio. Il fascicolo era stato inviato dalla procura di Roma dopo l'esposto del parlamentare dei Verdi Bonelli

Archiviazione per l'ex ministro Sangiuliano: "Mesi di grande tormento"
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Il Tribunale dei ministri ha archiviato le accuse di peculato e rivelazione del segreto di ufficio a carico di Gennaro Sangiuliano. Visibilmente soddisfatto è l'ex ministro della Cultura: ''Sono stati per me mesi di grande tormento. Ho trovato sulla mia strada magistrati competenti e di grande professionalità''.

Il fascicolo era stato inviato dalla procura di Roma dopo l'esposto presentato dal parlamentare dei Verdi Angelo Bonelli in cui si faceva riferimento al caso di Maria Rosaria Boccia e alla "pubblicazione di documenti riservati" da parte della donna e il suo utilizzo "di mezzi e servizi dello Stato, inclusa l’auto della scorta". La stessa procura aveva sollecitato l'archiviazione.

"Eravamo assolutamente sereni - commenta all'Adnkronos l'avvocato Silverio Sica, difensore di Sangiuliano -. Credo che Sangiuliano con il suo comportamento abbia dimostrato una grande serietà politica. Siamo soddisfatti soprattutto sul piano morale. Sangiuliano si è dimesso per una vicenda privatissima e questa archiviazione conferma che non ha mai compiuto alcun illecito. La sua è stata una decisione di grande serietà".

"È una bella notizia", si legge in una nota del deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli. "Non avevamo alcun dubbio sull’esito di una vicenda in cui Sangiuliano si è distinto per dignità e rispetto per le istituzioni. Siamo molto felici per lui che le accuse infamanti siano cadute, confermando la sua correttezza e trasparenza. La sinistra che lo ha insultato ingiustamente per mesi chieda scusa".

La vicenda

L'inchiesta era nata dopo una presunta relazione segreta tra l'ex ministro e l'imprenditrice di Pompei (Napoli), tra maggio e agosto 2024.

La promessa - poi non mantenuta - di un incarico di consulenza non retribuito al ministero avrebbe scatenato la reazione della donna, con messaggi, chiamate insistenti nonché numerosi post sui social. Si arrivò persino ad un'aggressione, denunciata da Sangiuliano, che mostrò un un selfie con i segni di una ferita alla testa.

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