Caschi, puntatori laser e abiti anonimi: il prontuario dei violenti in piazza a Roma

Un prontuario gira tra i manifestanti pronti a scendere in piazza per la manifestazione non autorizzata di Roma indetta per la Palestina

Caschi, puntatori laser e abiti anonimi: il prontuario dei violenti in piazza a Roma
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In una Roma blindata dalle forze dell'ordine in occasione della manifestazione non autorizzata organizzata dai Giovani Palestinesi, sono migliaia le persone che stanno convergendo in città da tutte le parti d'Italia. Fin dalla mattina presto ai caselli di Roma si sono assembrati pullman carichi di manifestanti, che sono stati bloccati e controllati dalle forze dell'ordine. Il dispiegamento di forze nella Capitale è massimo, i controlli sono ovunque e per il momento circola tra i manifestanti la voce che la questura abbia autorizzato il concentramento a Piramide, ma non il corteo. Intanto, nelle chat legate alla manifestazione, ha iniziato a essere diffuso un prontuario per chi sarà in piazza, con i consigli utili per evitare guai.

"Puoi finire in guai giudiziari se vieni riconosciut* in foto o video mentre compi azioni ritenute illegali. Ricordati che particolari del tuo abbigliamento o del tuo aspetto (volto, tatuaggi, piercing etc..) possono contribuire alla tua identificazione", si legge in questo prontuario, il che suggerisce implicitamente di evitare di tenere addosso qualunque segno di riconoscimento, di coprire eventuali tatuaggi e anche il volto. "Liberati dei vestiti che avevi indosso se pensi di poter essere accusat* di aver commesso un reato", prosegue il manuale tascabile, che poi fornisce anche un suggerimento per evitare di essere inquadrati dalle telecamere delle forze dell'ordine. "Per evitare di essere filmato dalle forze dell’ordine, puoi accecare le loro videocamere con comuni puntatori laser o coprirli con fumogeni e torce, ma tieni presente che è illegale", avvisano.

"Se vogliono perquisirti sono obbligati a rilasciare una copia del verbale dove c’è scritto che non hanno trovato nulla o, in caso contrario, cosa esattamente hanno trovato e cosa ti stanno sequestrando. Non firmare il verbale, puoi ritirarlo comunque", si legge ancora. In caso di arresto, invece, invitano a "non dire niente alla polizia, anche se loro ti dicono che 'è nel tuo interesse', ogni cosa che dici può diventare una prova, non ci sono conversazioni amichevoli" . E ancora, "non cadere nelle loro trappole psicologiche (hanno un addestramento apposito), la classica e utilissima frase 'mi avvalgo della facoltà di non rispondere' ti può risparmiare inutili complicazioni". Suggeriscono di portare con sé caschi da cantiere, protezioni da moto o skate per gli scontri con la polizia. Ma anche kway, vestiti impermeabili e ombrelli in caso di attivazione degli idranti.

E se il manifestante venisse colpito dagli spray urticanti? "La rabbia intensa è una reazione comune al contatto con lo spray, può essere utile se sei preparat* a questo per riprenderti e tornare all’azione. L’adrenalina, se controllata può darti molti vantaggi! Incanala la tua rabbia, buttala fuori, evita di tenerla dentro, gli effetti dei lacrimogeni e degli spray si possono gestire e sono temporanei, non perdere lucidità e mantieni la calma", si legge ancora.

Tutti consigli che possono portare problemi a chi li dovessero mettere in atto ma, come scrive chi ha redatto il manuale, non firmandosi: "La legalità non è uno dei parametri che usiamo per portare avanti le nostre lotte".

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