"Sono in corsa e vincerò di nuovo". Biden non cede al pressing

Il presidente Usa rassicura gli elettori e dal Wisconsin ribadisce l'intenzione di di restare in corsa per la Casa Bianca

"Sono in corsa e vincerò di nuovo". Biden non cede al pressing
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Il re-start di Joe Biden sembra voler partire dal Wisconsin, dove il tour della campagna elettorale del presidente fa tappa a otto giorni esatti dal disastro sulla Cnn. Biden assicura ai suoi sostenitori che non intende abbandonare la corsa per la Casa Bianca e che vincerà nuovamente le elezioni. "Sono in corsa" e "vincerò di nuovo", ha detto il presidente parlando in una scuola media di Madison.

Il presidente Usa ha nuovamente ammesso che il dibattito della scorsa settimana con Donald Trump "non è stata la mia migliore performance". Ma, ha insistito, ho già "battuto Donald Trump" e "lo batterò di nuovo".

Un presidente energico e combattivo ha arringato con un discorso di un quarto d'ora i suoi sostenitori nel Wisconsin, attaccando il suo rivale come "criminale già condannato", "il più grande bugiardo" e "una minaccia per la democrazia" in America. Dopo che per mesi non ha mai citato in pubblico i suoi problemi giudiziari, questa volta Biden ne ha parlato direttamente, ricordando le condanne e anche la sentenza della Corte suprema sull'immunità dell'ex presidente, che lo rende "un re al di sopra della legge". "Avrete probabilmente sentito che abbiamo avuto un piccolo dibattito la scorsa settimana. Non posso dire che sia stata la mia prestazione migliore, ma non lascerò che un dibattito di 90 minuti cancelli tre anni e mezzo di lavoro", ha detto riferendosi al 27 giugno scorso.

Nel tentativo di salvare il salvabile, la comunicazione del presidente cerca di farsi più aggressiva, puntando ora a screditare l'avversario: attaccando Trump, Biden ha ricordato l'assalto al Campidoglio. "Abbiamo visto tutti con i nostri occhi. Abbiamo visto che ha mandato migliaia di persone ad attaccare il Campidoglio. Abbiamo visto la polizia aggredita, il Campidoglio messo a soqquadro, la folla che dava la caccia a Nancy Pelosi. Lasciatemi chiedere una cosa: dopo quello che Trump ha fatto il 6 gennaio, perché mai qualcuno dovrebbe permettergli di avvicinarsi ancora allo Studio Ovale?", ha chiesto il presidente alla folla di sostenitori a Madison, Wisconsin.

Nel frattempo non si placa la fronda dem che vuole il presidente fuori dai giochi: un pezzo da novanta del Senato vuol fargli gettare la spugna. Si tratta del senatore Mark Warner, che starebbe cercando di riunire un gruppo di senatori per chiedere al presidente di abbandonare la corsa per la conferma alla Casa Bianca. Warner, secondo fonti anonime del Washington Post, starebbe dicendo ai senatori democratici che Biden non può più restare alle elezioni sulla scia della sua disastrosa performance nel dibattito.

Come presidente della Commissione d'Intelligence del Senato, Warner è considerato una voce di peso e molto ascoltata, che avrebbe ormai deciso che Biden si debba fare da parte per dare ai democratici migliori possibilità di non far vincere Trump. Warner rappresenta inoltre uno Stato-la Virginia- che i democratici devono assolutamente vincere a novembre per avere chance di mantenere la Casa Bianca.

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