
Nancy Dell'Olio (foto), avvocato italo-americano, ha deciso di vuotare il sacco su tutto ciò che riguarda l'incarico come «ambasciatrice» della Puglia nel mondo, che le sarebbe stato promesso che poi non si sarebbe mai concretizzato. In questo contesto fa rientrare anche alcune cene che racconta di aver avuto con il governatore Michele Emiliano prima di ottenere l'incarico per discutere i dettagli. Nelle scorse settimane, la donna aveva anticipato che avrebbe denunciato il presidente della Regione Puglia per l'incarico mai assegnato ufficialmente e in un'intervista realizzata per Le Iene, andata in onda ieri, ha aggiunto dettagli a una vicenda i cui contorni sono attualmente poco chiari. Parlando di una di quelle cene, che avrebbe avuto luogo il 29 maggio del 2019 a Bari, Dell'Olio racconta che, al termine, con Emiliano si spostarono «sui divanetti per bere qualcosa. Lì il presidente trasformò il tono del nostro incontro. E ci provò in quell'occasione, in un modo che mi spiazzò. Prese la mia mano e cercò di baciarmi».
Dopo questo primo approccio, sempre secondo quanto dichiarato dall'avvocato Dell'Olio, in un secondo momento, «Emiliano mi chiese se volessi andare a casa sua a proseguire la serata, ma gli dissi di no». Tutto questo davanti ad almeno tre testimoni, dice lei, che sostiene di aver rifiutato l'invito e di essersi diretta all'auto, dove ad attenderla c'era la collaboratrice: «La mia assistente mi vide sconvolta. Scoppiai a piangere. E piansi a lungo, ero turbata. Ho scritto tutto, date, momenti, su un diario. E questo il presidente Emiliano lo sa». Per dovere di cronaca, le telecamere del programma di Italia Uno hanno raggiunto anche il governatore della Regione Puglia, che dal canto suo ha fermamente smentito la ricostruzione dell'avvocato, aggiungendo che «Nancy Dell'Olio ha detto che mi deve denunciare, vero? Bene, aspetto questa denuncia. Se devo porgere delle scuse alla signora Dell'Olio? Non ho niente di cui scusarmi».
Al centro di questa vicenda che scivola nel gossip, ma non troppo, c'è il supposto rinnovo del contratto come «ambasciatrice» della Puglia che Dell'Olio sostiene le sia stato garantito in più occasioni. Politica e «cronaca rosa» si intrecciano perché la prima firma sul contratto sarebbe stata posta proprio nel 2019 sulla base di un «bando in cui era previsto l'inserimento in Pugliapromozione di una figura senior, con contratto di sei mesi da rinnovare di volta in volta». Così ha spiegato l'avvocato al Corriere del Mezzogiorno qualche settimana fa, sottolineando poi a Le Iene che in questo caso «non stiamo parlando solo di un uomo e di una donna, ma di due persone che stavano intraprendendo una collaborazione, anche importante».
L'incarico prese il via ufficialmente a luglio di quell'anno. Nel 2020 arrivò poi il commissariamento di Pugliapromozione da parte dell'allora ministro della Cultura, Massimo Bray, che ne affidò la gestione a un avvocato.
Quest'ultimo, «sospese tutte le proroghe dei contratti». Dell'Olio dice di aver lavorato per un anno e mezzo in attesa della riproposizione del bando: «Andavo avanti, nell'interesse della Puglia. Mi hanno presa in giro. C'è stata malafede».
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