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"Sono con voi, con il popolo americano, sono la vostra voce", dice Donald Trump alla chiusura della convention repubblicana. Alla fine della kermesse la famiglia, al gran completo, lo raggiunge sul palco. Ed è tripudio di colori, con palloncini rossi, bianchi e blu e fuochi d'artificio all'esterno

Raffaello Binelli
La famiglia si stringe intorno a Trump

La Convention repubblicana, riunita a Cleveand (Ohio) "incorona" Donald Trump per la corsa alla Casa Bianca. Grande festa ed entusiasmo tra i delegati del Gop.

Raffaello Binelli
Grande festa per Trump a Cleveland

Donald Trump ha portato (quasi) tutta la famiglia alla Quicken Loans Arena di Cleveland, sede della convention repubblicana. Unico assente il piccolo Barron Trump, 10 anni, avuto dall'attuale moglie Melania. Presenti i figli Ivanka, Donald Junior ed Eric, avuti con Ivana Trump, e Tiffany, avuta con Marla Maples. Donald Junior e Tiffany sono anche saliti sul palco. Il primo ha ufficializzato la candidatura del padre alla presidenza degli Stati Uniti, avendo ottenuto il numero sufficiente di delegati durante le primarie. Tiffany invece ha raccontato il Trump più intimo, il padre di una famiglia allargata molto diverso da quello che appare in tv.

Cleveland, i rampolli di casa Trump uniti per sostenere il padre

Melania Trump si è presentata in abito bianco sul palco della convention repubblicana dove suo marito, Donald, è stato ufficialmente nominato come candidato del Gop alla presidenza degli Stati Uniti. Elegantissima, Melania ha parlato davanti al pubblico della Quicken Loans Arena di Cleveland sfoggiando un ampio sorriso e pronunciando un discorso molto criticato, perché troppo simile a quello di Michelle Obama pronunciato nella convention democratica del 2008.

Melania, l'aspirante first lady in abito bianco alla convention

Souvenir e magliette targate "Trump", ma anche libri sulla vita del candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti e persino un gioco da tavola in stile Monopoli con il faccione del magnate americano in primo piano. Sono tutti oggetti esposti al Trump Museum di Cleveland, dove da qualche giorno è in corso la convention del Gop. Tra i cimeli del museo anche un bamboloto con le fatezze di Trump che urla: "Sei licenziato!", la frase-slogan del reality show "The Apprentice" che aveva come protagonista proprio il candidato repubblicano. La mostra sarà aperta fino alla fine della convention.

Usa, il museo di Trump a Cleveland

Souvenir e magliette targate "Trump", ma anche libri sulla vita del candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti e persino un gioco da tavola in stile Monopoli con il faccione del magnate americano in primo piano. Sono tutti oggetti esposti al Trump Museum di Cleveland, dove da qualche giorno è in corso la convention del Gop. Tra i cimeli del museo anche un bamboloto con le fatezze di Trump che urla: "Sei licenziato!", la frase-slogan del reality show "The Apprentice" che aveva come protagonista proprio il candidato repubblicano. La mostra sarà aperta almeno fino alla fine della convention

Usa, il museo di Trump a Cleveland

Una manifestazione colorata ha travolto la Trump Tower di New York lunedì sera, in contemporanea con l'inizio della convention repubblicana a Cleveland. Alcuni manifestanti delle comunità gay e associazioni contrarie all'uso delle armi hanno esposto degli striscioni davanti all'edificio che porta il nome del candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti. Al centro delle proteste le politiche del partito

New York, manifestazioni sotto la Trump Tower

Un'altra circostanza arricchisce il giallo di questa strage di Nizza: l'invio di alcuni selfie al fratello prima della strage. Selfie scattati il 12 luglio che ritraggono Bouhel alla guida del tir. Sorridente l'uomo appare in posa nelle foto che però celano il suo piano di morte che metterà in atto il 14 luglio.

Claudio Torre
Il terrorista di Nizza e le foto col camion

In questa Turchia che sta col fiato sospeso dopo il tentato golpe di venerdì sera, c'è chi affronta la situazione come sempre: tra il lusso e la vita agiata. Scordando le proteste del popolo. E a farlo è proprio la moglie del presidente Erdogan, Ermine. Da sempre la "Sultana" ama il lusso sfrenato. Ecco le immagini della "dimora".

Claudio Torre
La vita nel lussuosa di Ermine Erdogan

Doveva essere uno dei simboli della rinascita greca, il plesso olimpico costruito ad Atene per i Giochi del 2004 vicino all'aeroporto abbandonato di Hellenikon: ora però la struttura è stata destinata ad accogliere gli immigrati

Redazione
I profughi nel villaggio olimpico
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