Tratte da: Italia tutti i Santi giorni, 365 + 1 motivi per tifare Italia di Santo Pallone «Primo: non prenderle! Secondo: è imperativo, vincere. Terzo: non c’è un terzo punto perché i primi due han già detto tutto...» Enzo Bearzot «Franco Baresi è stato uno spartano eroico. Da Baresi gli austriaci non sono passati. Quasi quasi mi metto a cantare la canzone del Piave». Gianmaria Gazzaniga «Un giorno ho visto fare da Meazza un numero eccezionale: arresto al volo di un cross lungo, scatto e ondeggiamento in corsa, dribbling secco e gol lento. Quasi una carezza...» Ferruccio Valcareggi «La Nazionale? Il calcio ha aiutato il Paese a capire che poteva farcela a rimuovere le macerie. Era lo sport dei poveri, bastavano un po’ di stracci per fare un pallone». Sandro Mazzola «A mio figlio ho sempre impedito di vedere il wrestling in tv. Da quando passano la mia testata gli impedisco anche di vedere la tv...» Marco Materazzi «Io sono un brocco e mi arrangio come posso; ma di Valentino Mazzola ce n’è uno solo e forse non ce ne sarà un altro neppure in cento anni». Mario Rigamonti «Ciccio Graziani guardato a vista! / come l’uomo dei sette capestri / che ammacca forzieri e graticelle / di banca / E gli luccica la stelletta degli speroni!” Fernando Acitelli «Maldito. Cesare Maldini ha la faccia da maldito, l’ha regalata anche a suo figlio. Hanno belle facce i poeti maledetti. Facce scaltre, disincantate, e poi così belle quando s’aprono alla meraviglia. Che non li fa invecchiare mai». Titta Pasinetti «Stratega della difesa, Renzo De Vecchi aveva un piede fatato. Tutti i palloni finivano sul suo sinistro implacabile. Col suo gran naso al vento fiutava il pericolo come il nostromo fiuta l’avvicinarsi del fortunale». Ettore Berra «Gli italiani perdono le guerre come se fossero partite di calcio e le partite di calcio come se fossero guerre». Winston Churchill «Una vita da mediano / Lavorando come Oriali / Anni di fatica e botte e / vinci casomai i mondiali». Luciano Ligabue «Se Baggio è Raffaello, Del Piero è Pinturicchio.»” Gianni Agnelli «Io dico sempre che quando Gianni Rivera tocca la palla il gioco si illumina. E Dante Alighieri lo aveva previsto settecento anni fa quando scrisse: io vidi lume in forma di Rivera...» Luciano Bianciardi «La maglia azzurra è quasi una dimensione mistica. Qualunque bambino abbia giocato a pallone l’ha vista sempre come un simbolo di felicità...» Fabio Cannavaro «Riva gioca un calcio in poesia. È un poeta realista...» Pierpaolo Pasolini «Per Monzeglio l’emozione è come polvere sul marmo: un soffio e se ne va». Bruno Roghi «Credo ancora nel mio calcio, quello delle sfide, quello del campetto, delle porte fatte con i sassi e le pile di maglioni, dove il business sono la fantasia e la passione...» Cesare Prandelli «Campioni del mondo, campioni del mondo, campioni del mondo» Nando Martellini «Mo je faccio er cucchiaio...» Francesco Totti «...solo quando ci chiamano sul palco per darci la Coppa realizzo che abbiamo compiuto un’impresa. Prendo il trofeo, lo bacio e sussurro: “Quanti chilometri mi hai fatto fare per venire da te...» Gennaro Gattuso «Non mi stupirei se Andrea Pirlo la notte dormisse indossando un pigiama azzurro, cioè dello stesso colore della maglia della Nazionale, verso la quale nutre un amore smisurato, senza confini». Cesare Prandelli «Il calcio di Roberto Baggio possiede un mistero: le gambe pensano per conto loro, il piede spara da solo, gli occhi vedono i gol prima che questi si materializzino». Brasile 2014 Forza Italia, 365+1 motivi per tifare azzurri Italia tutti i Santi giorni, 365 + 1 motivi per tifare Italia di Santo Pallone Luca Romano 12 Giugno 2014 - 16:40