La prima vittima dell'esplosione verificatasi nel deposito Eni di Calenzano, Vincenzo Martinelli, aveva fatto presente già nei mesi scorsi all'azienda di trasporti per la quale lavorava di aver riscontrato una serie di anomalie nelle operazioni di carico nel sito
Una fortissima esplosione nel deposito Eni di Calenzano, in provincia di Firenze, ha provocato la morte di 5 persone e numerosi feriti. Lutto regionale l'11 dicembre
Il bilancio dei morti sale ancora. Soltanto uno finora è stato identificato: l'autotrasportatore 51enne Vincenzo Martinelli
Sono stati trovati questa mattina, alla ripresa delle ricerche, i cadaveri di due dei tre dispersi sotto le macerie delle pensiline del deposito di carburanti Eni di Calenzano (Firenze), dove lunedì mattina alle 10.20 si è verificata un'esplosione
La procura di Prato ha aperto un'inchiesta per fare luce sulla tragedia che a Calenzano (Firenze) ha causato due vittime e molteplici feriti a seguito dell'esplosione avvenuto in uno stabilimento Eni. Identificata la prima vittima, un padre di famiglia 51enne
L’esplosione al deposito del gas Eni di Calenzano ha letteralmente scosso Firenze. Se il botto è stato così grande da essere percepito a quasi 20 km di distanza, immaginiamoci cosa possa essere stato sul luogo, come al grande centro commerciale I Gigli, che a quell’ora aveva al proprio interno centinaia di persone a lavorare e fare shopping
L'onda d'urto dell'esplosione ha danneggiato anche edifici che si trovavano a centinaia di metri di distanza. Il boato è stato avvertito anche in alcuni Comuni della provincia di Pistoia, distanti oltre 15 km
L'esplosione che a Calenzano ha causato almeno due morti e diversi feriti ha scosso un'intera comunità: l'onda d'urto dell'esplosione ha danneggiato abitazioni ed aziende che si trovavano ad oltre un km dal sito
Un sessantacinquenne è stato denunciato per ricettazione e insolvenza fraudolenta, in provincia di Firenze: aveva effettuato rifornimento presso una stazione di servizio senza pagare, dopo avere apposto sulla sua auto una targa precedentemente rubata per tentare di farla franca
La banda è fuggita con un bottino di oltre 80mila euro in gioielli, tra cui due Rolex, uno Chopard e un anello pregiato