Chi sono le vittime di Calenzano e perché è difficile identificarle

Una fortissima esplosione nel deposito Eni di Calenzano, in provincia di Firenze, ha provocato la morte di 5 persone e numerosi feriti. Lutto regionale l'11 dicembre

Nella foto: le salme vengono trasportate fuori dal luogo dell'incidente
Nella foto: le salme vengono trasportate fuori dal luogo dell'incidente
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Tra le vittime dell'incidente di Calenzano c'è anche un siciliano. Si tratta di Carmelo Corso, autista 57enne, originario di Catania ma da tempo viveva a Calenzano. Con lui nella terribile esplosione sono morti anche: Vincenzo Martinelli, 51enne originario di Napoli ma da anni residente a Prato. Per le altre vittime, anche loro autotrasportatori, l'identificazione appare al momento più complessa proprio per la situazione che si è verificata dopo l'esplosione. Oltre Corso e Martinelli le altre vittime accertate sono Gerardo Pepe, 46 anni, nato in Germania da genitori italiani; Franco Cirielli, 46 anni, originario di Matera; Davide Baronti, 49 anni, nato ad Angera, provincia di Varese, ma cresciuto a Livorno, residente a Bientina, in provincia di Pisa. Tutti erano alla guida di autocisterne e si trovavano nell'area della pensilina di carico del deposito Eni, ed erano stati registrati come "visitatori" dai dipendenti del sito, che poi hanno girato la lista ai carabinieri che indagano con il coordinamento del procuratore di Prato, Luca Tescaroli. La Procura pratese ha aperto un fascicolo per omicidio colposo plurimo, lesioni colpose aggravate dalla violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro e disastro colposo. Sono tre le persone ferite nell'esplosione avvenuta ieri nel deposito Eni di Calenzano ancora ricoverate: un operaio all'ospedale di Careggi di Firenze e due operai all'ospedale Cisanello a Pisa, uno dei quali trasferito nella serata di ieri dal policlinico fiorentino, considerati in gravi condizioni per le ustioni riportate. Quattro dei ricoverati a Careggi sono già stati dimessi.

Una volta appresa la notizia della morte dell'operaio Corso il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, ha diramato una nota. "Esprimo il mio più profondo cordoglio e la vicinanza della Regione Siciliana alla famiglia di Carmelo Corso, l'operaio catanese vittima della tragica esplosione di Calenzano. Questa dolorosa notizia colpisce tutti noi profondamente, unendo la Sicilia in un abbraccio solidale verso chi sta vivendo un momento di grande sofferenza. Alla famiglia e agli amici della vittima, giunga il nostro pensiero affettuoso e il sostegno morale in questo momento così difficile.

Rinnoviamo, inoltre, il nostro ringraziamento a tutte le squadre di soccorso che hanno operando instancabilmente sul luogo della tragedia". Minuto di silenzio oggi per le vittime anche alla Camera dei deputati e al Consiglio regionale della Toscana.

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