Mentre gli ambientalisti esplodevano dei fumogeni, le forze dell'ordine in tenuta antisommossa hanno circondato il palazzo Pirelli formando un cordone di protezione. Sul selciato è stato posizionato un finto binario davanti a uno striscione con la frase: "Il trasporto pubblico è a un binario morto"
Ennesima manifestazione anarchica a Milano, dove poche decine di persone si sono radunate nei pressi della sede di Fratelli d'Italia in corso Buenos Aires.
Volevano raggiungere la sede di Fratelli d'Italia a Milano ma sono stati fermati prima: poche decine di anarchici contenuti dalle forze dell'ordine
Un proiettile a folle velocità, che si schianta contro l'auto con a bordo le due donne, uccidendole sul colpo, poco dopo il casello di Ghisolfa, a Rho, sull'autostrada A4 Torino-Milano tra venerdì e sabato scorso. La macchina era guidata da un 39enne italo marocchino che, da quanto è trapelato, potrebbe avere assunto psicofarmaci prima di mettersi alla guida. Era anche in cura da tempo per i suoi problemi psicologici. Secondo la polizia di Stato che sta conducendo le indagini, i filmati "sono stati determinanti per ricostruire l’evento e non lasciano dubbi circa la reale dinamica in quanto si vede il veicolo tamponato viaggiare a ridotta velocità per immettersi nella pista riservata al ritiro del biglietto di pedaggio e l’altro veicolo, sopraggiungere a velocità sostenuta e senza rallentare, colpire violentemente, da dietro, l’autovettura dove viaggiavano le due donne proiettandola in avanti per diversi metri".
In occasione del centenario della nascita di Antoni Tàpies, la Galleria Gracis ospita a Milano la mostra “Segno | Memoria | Materia”, dedicata al pittore catalano.
Sabrina Piga e Giorgio Ragusa lavorano nella tabaccheria "El Ddom", in via Dogana a due passi dal Duomo a Milano. "Il vincitore? Speriamo che sia un nostro cliente e non un turista di passaggio"
In un ristorante milanese il primo burger con la farina d'insetti autorizzata dall'Ue. "La proiezione del futuro è questa, vogliamo offrire un'alternativa", spiega il titolare. Lo abbiamo assaggiato per voi
Il Queequeg Tattoo, un vero tempio del tatuaggio, esiste a Milano dal 1974. Ad aprirlo è stato Gianmaurizio Fercioni, il primo tatuatore in Italia. Negli anni oltre a uno studio è diventato un museo. Che ora, però, rischia di scomparire. Il reportage sullo studio della famiglia Fercioni e l'appello al Comune affinché possa essere salvato
Gianmaurizio Fercioni è stato il primo tatuatore in Italia. Negli anni '70 ha aperto il Queequeg Tattoo a Milano, un museo oltre che uno studio. Ci racconta i suoi inizi: "Ho sempre lavorato molto. Gran parte dei clienti era di modesta estrazione, ma c'erano anche borghesi e aristocratici". Il reportage sullo studio della famiglia Fercioni
Un manipolo di eco-vandali di Ultima Generazione ha imbrattato la statua di Maurizio Cattelan L.O.V.E. in piazza degli Affari a Milano